BESOZZO – Serata movimentata quella di venerdì 24 ottobre tra Casciago, Barasso e Gavirate, dove una banda di ladri d’appartamento è stata intercettata dai carabinieri dopo una serie di segnalazioni dei residenti. L’inseguimento, iniziato sulle colline del Varesotto, si è concluso a Besozzo, con un violento schianto che ha coinvolto diverse auto e l’arresto di uno dei malviventi.
Tutto è cominciato quando una Volkswagen Golf, risultata rubata e con targhe ticinesi contraffatte, è stata notata aggirarsi con fare sospetto in più località del territorio. Alcuni cittadini hanno riferito di uomini vestiti di scuro che tentavano di introdursi nei giardini o nelle abitazioni approfittando dell’assenza dei proprietari. A Barasso, un residente ha addirittura messo in fuga i ladri gridando “carabinieri” dopo averli sorpresi in casa di un vicino.
Le segnalazioni hanno permesso ai militari del Nucleo Operativo Radiomobile e delle stazioni di Varese, Gavirate e Besozzo di mettersi sulle tracce dell’auto sospetta.
L’inseguimento e l’impatto
La Golf è stata individuata a Besozzo, lungo la statale 629, dove ha ignorato l’alt delle pattuglie e ha tentato di fuggire a tutta velocità. Nel tratto del semaforo nei pressi del supermercato Tigros, il conducente ha però perso il controllo del veicolo, che si è schiantato contro alcune auto ferme al rosso e poi contro un’altra vettura in sosta. L’impatto è stato devastante: sette auto danneggiate e la Golf completamente distrutta, con una ruota divelta.
A quel punto, i tre occupanti sono scesi dall’abitacolo e hanno tentato la fuga a piedi nei campi circostanti. Due sono riusciti a far perdere le proprie tracce, mentre il terzo, un albanese di 31 anni, incensurato e residente a Varese, è stato bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Refurtiva e arnesi da scasso
All’interno dell’auto, i carabinieri hanno trovato arnesi da scasso e diverse borse rubate: una parte della refurtiva è risultata provenire da un’abitazione di Gavirate, colpita pochi giorni prima. Durante la successiva perquisizione domiciliare, è emerso altro materiale di sospetta provenienza illecita, e per il 31enne è scattata anche l’accusa di ricettazione.
L’uomo è stato condotto nel carcere dei Miogni di Varese, dove è in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari. Intanto proseguono le indagini dell’Arma per identificare e rintracciare i due complici in fuga.
L’episodio ha destato forte preoccupazione tra i residenti della zona, che negli ultimi giorni avevano segnalato un aumento dei furti nelle abitazioni. Le forze dell’ordine hanno rafforzato i controlli serali, invitando i cittadini a segnalare tempestivamente ogni movimento sospetto.













