VARESE – Con una delibera del Consiglio di Amministrazione, l’Università dell’Insubria ha approvato ufficialmente «Il Non Decalogo in nove punti per il corretto uso dell’Intelligenza Artificiale nell’Ateneo», che definisce i principi guida per un impiego etico, consapevole e responsabile delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Il documento, elaborato dal gruppo di lavoro coordinato dal delegato della rettrice per l’Intelligenza Artificiale Davide Tosi, rappresenta la cornice generale di riferimento per l’uso dell’IA in ambito di didattica, ricerca, valorizzazione della conoscenza e amministrazione. È il primo passo di un percorso che porterà alla stesura di linee guida specifiche per i diversi ambiti di attività dell’Ateneo.
Approvato con il parere positivo del Responsabile della Protezione dei dati, il non-decalogo si ispira ai principi dell’AI Act europeo e al Codice etico dell’Insubria, con l’obiettivo di garantire che l’adozione dell’intelligenza artificiale avvenga nel pieno rispetto dei valori accademici, della privacy e della trasparenza.
I nove punti del documento affrontano temi cruciali come:
- l’uso consapevole, informato e sostenibile dell’IA;
- la gestione dei rischi, dei bias e della cybersecurity;
- la dichiarazione e tracciabilità dell’uso dell’IA nelle attività accademiche;
- il rispetto della proprietà intellettuale e della normativa sulla protezione dei dati;
- la promozione di formazione e alfabetizzazione digitale per la comunità universitaria;
- il supporto all’adozione responsabile dell’IA in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
L’Insubria si impegna così a promuovere una cultura dell’Intelligenza Artificiale consapevole, fondata sulla competenza, sulla verifica umana e sulla responsabilità sociale, con l’intento di valorizzare il potenziale innovativo di queste tecnologie nel pieno rispetto dell’etica accademica.
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