Insulti contro pallonate Il caso Boateng in un videogame

Busto Arsizio Un gioco per smartphone e tablet basato sulla vicenda dei cori razzisti dei tifosi della Pro Patria contro Boateng? E’ quello che lascia supporre un video che da qualche giorno gira su YouTube. Nella clip si parla proprio di questo fantomatico videogame dal titolo “Burning Chest”, che viene annunciato come “disponibile a breve”: tre ragazzi, sugli spalti di uno stadio, devono lanciare oggetti contro un giocatore di colore del Milan. Il suo nome, Goateng, fa subito capire che chi ha realizzato il video stava probabilmente pensando alla famigerata amichevole del 3 gennaio Pro Patria e Milan. Anche considerando che in campo le due squadre indossano una la maglia rossonera e l’altra una divisa bianca e azzurra.

Il cuore del video sta proprio nella lotta tra i tre ragazzini, che possono conquistare punti lanciando oggetti in campo contro il giocatore, e Goateng stesso, che cerca di difendersi a colpi di pallonate contro i tre ragazzi. Raggiunti i 300 punti i ragazzini possono lanciare in campo un motorino, probabilmente altra evocazione dell’episodio di anni fa in cui dalla Curva Nord di San Siro i tifosi dell’Inter fecero volare dalle scale uno scooter durante un match contro l’Atalanta.

Un gioco (e un video) profondamente razzista? In realtà sembrerebbe di no. Nella prima parte del filmato la figura del ragazzino viene descritta in maniera molto negativa. E’ uno stupidotto che va male a scuola, prende in giro i senzatetto e passa il tempo dedicandosi ai passatempi più idioti e litigando con tutti.

Ma chi è il realizzatore del video, che pare proprio una denigrazione totale del mondo del tifo italiano? Il filmato è in inglese e la casa che figura come la produttrice del gioco è la “Shameless Videogames”. Letteralmente “giochi senza vergogna”. Il canale di YouTube che ospita il video, però, è stato aperto solo il 14 marzo. Probabilmente proprio quando è stato caricato il filmato.

Per ora, cercando “Burning Chest” sul principale catalogo di applicazioni per smartphone non si ottiene alcun risultato. Possibile che i fatti avvenuti allo Speroni, e che hanno fatto il giro del mondo, abbiano ispirato anche qualche sviluppatore di videogiochi? Per sapere se il gioco esiste veramente o se si tratta di una colossale bufala bisognerà probabilmente aspettare ancora qualche settimana. Intanto mercoledì i giocatori del Milan, quelli veri, sono attesi in tribunale, a Busto Arsizio, per deporre sui fatti avvenuti durante Pro-Milan.
Tiziano Scolari

f.artina

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