Insulti razzisti a Busto Arsizio I testimoni confermano tutto

BUSTO ARSIZIO Hanno confermato gli insulti razzisti rivolti contro i giocatori di colore del Milan durante l’amichevole con la Pro Patria il 3 gennaio scorso i testimoni interrogati nella seconda udienza del processo per direttissima ai sei tifosi accusati di ingiurie aggravate dai motivi razziali. E hanno raccontato di aver udito alcuni supporter gridare ‘buh buh’ quando Boateng, Nyang o Muntari toccavano palla. Versi «che ricordano quelli degli animali», e che hanno portato Boateng a scagliare il pallone contro la tribuna e il Milan a uscire dal campo provocando la sospensione dell’amichevole. Oggi hanno risposto alle domande del pm Mirko Monti, del giudice Toni Adet Novik e dei legali dei sei tifosi e delle parti civili (la Lega Pro e il Comune di Busto Arsizio) calciatori rossoneri come Boateng, Nyang, Ambrosini, Bonera e l’allenatore Massimiliano

Allegri, l’arbitro, i guardalinee, tre giocatori della Pro Patria e gli agenti di polizia che hanno condotto le indagini. I testimoni convocati dal pm hanno confermato che i cori erano rivolti contro i giocatori di colore in campo e, alcuni, hanno spiegato di aver udito anche insulti contro Melissa Satta, la fidanzata di Boateng.Gli agenti hanno ripercorso quindi le fasi delle indagini che hanno portato alla denuncia di sei tifosi, identificati grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, alle riprese effettuate dalla Digos allo stadio e alle dichiarazioni del primo supporter fermato, Lorenzo Antonello. Tra i tifosi accusati di ingiuria aggravata dai motivi razziali anche l’ex assessore allo Sport del Comune di Corbetta (Milano) Riccardo Grittini, che si è dimesso in seguito all’episodio. La prossima udienza è stata programmata per il 23 aprile.

s.bartolini

© riproduzione riservata