New York, 8 lug. (TMNews) – New York, 8 lug. (TMNews) – Gli americani che scaricano illegalmente da internet film e canzoni potrebbero presto essere colti da “sorprese” durante i loro atti di pirateria. Riceveranno via email o attraverso pop-up un avviso che chiederà loro di smettere di scaricare, e, se continueranno, la velocità a cui navigano su Internet rallenterà temporaneamente, oppure alcune pagine web non verranno neppure caricate.
Dopo anni di trattative, Hollywood e l’industria musicale hanno raggiunto un accordo con i maggiori internet provider degli Stati Uniti per identificare i clienti che scaricano illegalmente contenuti da internet e cercare di dissuaderli dal portare avanti i download attraverso sei mosse dagli effetti sempre più forti se l’utente continuerà a ignorare gli avvisi.
Secondo l’accordo, annunciato ieri, la connessione a Internet dell’internauta che infrange il diritto d’autore non verrà comunque annullata. L’intento del sistema di avvisi e penalità è essenzialmente “educativo” e gli Internet provider che hanno partecipato all’accordo – tra cui At&T, Verizon, Time Warner Cable, Cablevision Systems, Comcast – sono fiduciosi che la maggior parte dei loro clienti smetterà di scaricare illegalmente i contenuti online una volta che riceverà gli avvisi.
“Gli Internet service provider vogliono collaborare con Hollywood perché si sono resi conto che la loro crescita sul mercato dipende in gran parte della strategie legate al pacchetto di contenuti che offrono” ha detto al New York Times Eric Garland, un analista della società BigChampagne, che studia il traffico online.
Secondo gli internet provider e i gruppi media che hanno firmato l’accordo l’attività di pirateria online costa agli Stati Uniti ogni anno 373.000 posti di lavoro, 16 miliardi di dollari di mancati guadagni e 3 miliardi di dollari di mancato gettito fiscale.
Washington ha reagito positivamente all’iniziativa. “Siamo conviti che avrà un notevole impatto nel ridurre la pirateria online” ha commentato sul blog della casa Bianca Victoria Espinel, funzionario dell’amministrazione Obama che si occupa di proprietà intellettuale.
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