«Io, Bach e l’alta scienza che si dissolve nella musica»

Gran finale per la Stagione musicale comunale, che ritorna al Salone Estense con il decimo e ultimo concerto, ospitando oggi, come sempre alle 20.30, l’Accademia Bizantina di Ravenna e due eccezionali solisti, il suo direttore, Ottavio Dantone, al clavicembalo, e la violinista Viktoria Mullova.

Un programma interamente bachiano che segue la straordinaria serata in basilica, con “La Creazione” di Haydn diretta magistralmente da Philippe Herreweghe. Ne parliamo con Ottavio Dantone, 54 anni, virtuoso di clavicembalo e fortepiano e direttore musicale dell’Accademia Bizantina dal 1996, che ha debuttato sul podio nel ’99 con la prima esecuzione moderna dell’opera “Giulio Sabino” di Giuseppe Sarti.

Ero stato da lui quando portai alla Scala “Il viaggio a Reims” di Rossini, che Abbado aveva concertato in passato. Spesso mi contattava per collaborazioni, tra noi c’era un bel rapporto. Di lui mi colpiva l’energia, nonostante i problemi di salute e l’età, il modo affabile e creativo e la gioia nel far musica. Per chi lo conosceva bene era uno di famiglia, amava circondarsi di amici musicisti con cui lavorava spesso.


Suoneremo due concerti originali di Bach, quello per violino e orchestra in la minore, Bwv 1041, e in mi maggiore Bwv 1042, e altri due trascritti da me, il Bwv 1060, per violino, clavicembalo e orchestra e il Bwv 1053 in cui la parte originale del cembalo è eseguita dal violino. Bach stesso trascrisse diverse sue opere, era una prassi in uso all’epoca. Al Salone Estense, luogo in cui amo molto suonare per la buona acustica e il perfetto contesto per la musica barocca, ci saranno cinque archi dell’Accademia Bizantina, perché eseguiremo i concerti in parti reali, donando maggiore trasparenza al tessuto musicale.


Collaboriamo da tempo, lei ha una formazione classica, ma lavorando con me e con il Giardino Armonico, con cui ha inciso un cd vivaldiano, ha recepito il significato del linguaggio dell’epoca barocca, che non è soltanto l’eseguire i brani con uno strumento originale.

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