Il colpo del volpone. Prima, in campo; poi, in sala stampa. Dove Iacolino carica i suoi mentre li tiene coi piedi per terra, spiega che la rimonta è difficile mentre continua a crederci, dice di non essersi mai sentito in bilico mentre celebra la società: «Sono contentissimo della vittoria. E, anche, pieno di rimpianti: perché nelle ultime tre partite, contro le prime della classe, potevamo fare 7 punti e invece ne abbiamo solo 4. Contro il Gozzano dovevamo non perdere,
contro la Caronnese dovevamo vincere, oggi abbiamo vinto. Questo mi dimostra quanto la mia sia una buona squadra che però non sa approfittare delle occasioni giuste. Non facciamo voli perché oggi comunque ci è girata bene, anche se un po’ di credito con la sorte ce l’avevamo: se quella punizione non fosse finita sul palo, forse avremmo perso. Ma ci siamo meritati la vittoria, perché abbiamo lottato: i ragazzi hanno dato tutto, fino al 95’. Il merito è loro: davvero grandi».
Nuovi obiettivi? «Dare continuità: è dura, ma ci siamo. Nessuno nuovo inizio: ogni volta che l’ho detto ci siamo arenati. Dico solo buona partita, contro un’ottima squadra, con forza, gamba e giocatori come Beltrame, Montante e Gasbarroni, giocatori che nessun altro ha: mi fa ben sperare. Mi è piaciuta la reazione ogni volta che siamo andati sotto: sembra un controsenso, ma nelle difficoltà ci siamo esaltati. E abbiamo vinto. Il campionato è ancora lungo, sono fiducioso. Vincere? Molto difficile. Ma io ai miracoli ci credo: con un filotto di 12/13 risultati positivi ne riparliamo».
Partita vinta con le spalle al muro? «Forse ci serve prendere gli schiaffi per reagire: oggi ne sono arrivati due, ma abbiamo reagito alla grande. Ma non credo di essere mai stato con le spalle al muro: sono in un’ottima società, in cui mi trovo veramente bene, che non mi ha mai fatto pesare i risultati negativi e, anzi, ha sempre avuto fiducia in me e nella squadra. Sono sicuro: ne vedremo ancora delle belle».
Dopo il mister, è il turno di Simone Fratus, classe ’98: «Il gol? Sono soddisfatto per quello ma soprattutto per la vittoria e la prestazione della squadra. Il loro mister ha detto che ai punti meritavano loro, ma io non sono d’accordo. Abbiamo creato tanto e con il cuore e il carattere l’abbiamo portata a casa. Nessuna svolta: voglio pensare partita per partita. Certo è importante».
Fratus si sente titolare? «Sono arrivato a metà agosto, ero indietro fisicamente. Ho lavorato per conquistarmi la fiducia; ora, dopo 4 partite in fila, sì: mi sento titolare. Ma continuerò a sudare la maglia per meritarla. Ho vinto della sfiducia? Sì, vero: l’ho sentita. E lo capisco: non ero in forma e ho fatto fatica. Ma io non mollo mai, dò sempre il massimo e sono convinto delle mie qualità. Nella vita, come nel calcio, se dai tutto: prima o poi ti torna qualcosa. Sta succedendo a me. E anche alla squadra».