«Io sono sulla scena Ma la protagonista per me resta la gente»

Il giorno più breve dell’anno porta Paolo Ruffini al Teatro Ucc di Varese. L’appuntamento con “Io doppio! Il ritorno”, one man show dell’artista livornese, è per venerdì, alle 21, nella in piazza Repubblica a Varese.

Sul palco l’energia contagiosa di Ruffini protagonista di tanti successi televisivi e cinematografici, da “Colorado” a “Stracult”, da “Natale a New York” a “Maschi Contro Femmine”, e ora nelle sale con “Fuga di cervelli”.

La traccia sono i doppiaggi di celebri film in livornese che sono poi la scusa per un’improvvisazione travolgente che arriva a coinvolgere il pubblico fino a farlo salire sul palco. In scena ad accompagnare Ruffini anche la band del Nido del Cuculo: tre cantanti e cinque musicisti pronti a far scatenare la platea.

È una domanda che facevano sempre anche a Siani: “Ma i tuoi spettacoli in napoletano fuori da Napoli li capiscono?”. Così a Brignano per il suo romano. Dove il dialetto non si capisce c’è lo spazio per la poesia, stimola la curiosità e quindi il sorriso. E poi il toscano suscita da sempre grandi emozioni e ilarità come con Pieraccioni, Benigni e Nuti.

“L’uomo ragno” che ha una scarica proprio mentre con l’ascensore si trova al 129esimo piano. Silvester Stallone che ha problemi di comunicazione con il generale. Insomma cerco di sdrammatizzare le situazioni.


Certo ogni sera è un evento nuovo, imprevedibile: non so prima come reagiranno le persone. Al cinema va tanto di moda il 3d, ma a teatro l’atmosfera 3d è nella sua stessa natura anche se non ce ne accorgiamo. Alla fine sul palco io ci sto poco.

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