Il debutto a Broadway del testo di George Axelrod è del 1952. La “consacrazione” internazionale è datata invece 1955, attraverso l’adattamento cinematografico di Billy Wilder. E quell’aria che arriva dalla metropolitana e sale da una grata fino a far volare la gonna della splendida Marilyn Monroe.
“Quando la moglie è in vacanza”, nel testo teatrale di Axelrod tradotto da Edoardo Erba, arriva domani e mercoledì alle 21 al teatro delle Arti di Gallarate, con la regia di Alessandro D’Alatri e musiche originali di Renato Zero.
Storia di un uomo, solo in città perché la moglie è, appunto, in vacanza, che incontra un’altra donna. Bella, affascinante. E tentazione di infedeltà coniugale.
Lo spettacolo tra l’altro sta anche sperimentando un nuovo modo di vivere il teatro aprendosi ai social network, con attivi canali facebook, twitter e youtube che consentono al pubblico di seguire la compagnia durante la tournée e stimolando l’interazione.
Interpreti principali, Elena Santarelli e Massimo Ghini. Che parla di questo spettacolo.
In entrambi i casi l’ambientazione è altra cosa: ambientata in Italia, ai nostri giorni. Con un protagonista che non è un trucido , ma uno che ascolta Keith Jarrett e legge libri di psicanalisi. Mentre lei è una ragazza di Latina che parla quasi in dialetto, ha appena fatto le foto per un calendario e si lascia affascinare dal mondo di lui. Altra cosa importante, che però non posso svelare: il finale! Non si pensi che quel finale sia un’invenzione nostra:ritorniamo alla versione originale della commedia che fece il tutto esaurito per quattro anni a Broadway.
È un personaggio attuale in tutti i “lati”: è il classico cinquantenne a cui “arriva” dal cielo una bellissima occasione sotto forma di donna, interpretata da Elena Santarelli, e quindi si pone molte domande sul suo matrimonio, giunto al fatidico settimo anno, e sulla possibilità di “prendersi una vacanza” dalla sua solita vita….
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