Ippodromo di Varese: tregua tra la Svicc e gli operatori, ma la situazione resta delicata

Tuttavia, la famiglia Borghi ha chiarito che, in caso di mancato accordo o inadempimento degli impegni presi (foto d'archivio)

VARESE – Dopo settimane di tensione, sembra essere arrivata una tregua tra la Svicc (Società incremento corse cavalli) della famiglia Borghi e gli operatori dell’ippodromo di Varese, tra cui i proprietari dei purosangue da corsa, allenatori e fantini. In seguito a un incontro con Moreno Meiohas, delegato dell’Ang (Associazione nazionale galoppo), è stata presa la decisione di riaprire le piste dell’ippodromo a partire da oggi, lunedì 13 maggio, per permettere agli allenatori di riprendere gli allenamenti dei cavalli attualmente nelle scuderie.

La riapertura delle piste, tuttavia, avrà un carattere temporaneo e limitato a soli cinque giorni. Questo gesto è stato visto come un segno di disponibilità da parte della famiglia Borghi, nonostante non sia ancora stato raggiunto un accordo formale con gli operatori. La situazione resta comunque molto delicata e la riapertura delle piste non risolve tutte le questioni pendenti, tra cui il piano per il rientro dei crediti accumulati.

Giovedì 15 maggio è fissato un incontro cruciale per la formalizzazione di un accordo definitivo che prevede il pagamento di ingenti crediti, che secondo la famiglia Borghi ammontano a circa 400.000 euro. L’accordo verrà firmato alla presenza di Antonio Viani, presidente dell’Unione proprietari galoppo, che fungerà da garante per l’implementazione del piano di rientro. Durante l’incontro sarà anche effettuato il pagamento della prima rata, come segno tangibile dell’impegno preso dalla Svicc.

Tuttavia, la famiglia Borghi ha chiarito che, in caso di mancato accordo o inadempimento degli impegni presi, la società si riserva il diritto di sospendere nuovamente gli allenamenti e chiudere le piste, mettendo a rischio la stagione di galoppo estiva che, a meno di sviluppi positivi, potrebbe essere compromessa. Giovedì sarà dunque un giorno decisivo per il futuro dell’ippodromo di Varese e per gli operatori del settore, con la speranza che la situazione si risolva positivamente.