Iraq; Aprile il mese più sanguinoso per iracheni e americani


Baghdad, 1 mag. (Apcom)
– Con 355 morti fra civili, militari e
poliziotti iracheni e 18 perdite fra i soldati americani, il mese
di aprile in Iraq è stato il più sanguinoso dal settembre 2008
quando persero la vita 440 persone. E’ quanto si apprende dai
dati dei ministeri della Difesa, dell’Interno e della Sanità, che
rilevano che il numero dei morti iracheni è aumentato del 40% e
quello degli americani del 50% rispetto al mese di marzo (252
morti).

Sempre ad aprile, il numero dei feriti è stato di 747, in
grande maggioranza civili, secondo le stesse fonti. Entrando nei
dettagli, 290 civili sono stati uccisi e 640 feriti in atti di
violenza ad aprile. Nello stesso periodo, 24 militari iracheni
sono morti e 10 sono rimasti feriti. Anche la polizia irachena ha
pagato un pesante tributo con 41 morti e 97 feriti.

Per contro, 53 presunti ribelli sono stati uccisi e 831
arrestati ad aprile mentre a marzo sono stati 45 i sospetti
militanti uccisi e 650 gli arrestati.

La situazione sembra relativamente stabile nel Paese, anche se
le violenze, principalmente attentati ed esecuzioni, restano
quasi quotidiane.

Nel 2008, 6.772 iracheni erano stati uccisi nelle violenze
mentre dall’inizio dell’anno 2009, 1.056 persone sono state
uccise, sempre secondo i tre ministeri.

A titolo di paragone, 17.430 persone erano morte nel 2007. Il
2006 e il 2007 avevano registrato il più alto numero di vittime
dall’invasione delle truppe americane nel marzo 2003.
Da parte sua, l’esercito americano ha perso 18 militari ad aprile
contro i 9 di marzo, cosa che porta a 4.281 le perdite
statunitensi in Iraq dal 2003.
Si tratta del mese più sanguinoso per l’esercito americano in
Iraq dal settembre 2008, quando erano deceduti 25 militari.

Cep

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