Iraq/ Iracheni al voto, sfidano attentati e colpi di mortaio

Baghdad, 7 mar. (Ap-Apcom) – La giornata elettorale in Iraq si è aperta all’insegna di attentati e colpi di mortaio, che non sono riusciti comunque ad intimidire gli iracheni e a tenerli lontani dalle urne. Il bilancio però è pesante: a Baghdad e in altre città del paese 26 persone hanno perso la vita, altre 80 sono rimaste ferite, secondo stime fornite dal ministero degli Interni iracheno.

Almeno una ventina di colpi di mortaio hanno colpito diversi edifici nel quartiere sunnita di Azamiyah, a nord di Baghdad: fra le vittime del crollo di una casa anche diversi bambini. Numerosi colpi di mortaio sono stati lanciati anche verso la cosiddetta ZOna Verde, quartiere superprotetto di edifici governativi e dove ha sede l’ambasciata americana. Qui ha deposto il suo bollettino anche il premier, Nouri al Maliki, che ha minimizzato le violenze: “Questi attacchi non sono che rumore, per impressionare gli elettori, ma gli iracheni sono un popolo che ama le sfide”, ha dichiarato il leader sciita.

Lunghe code di elettori, chiamati a rinnovare il Parlamento, si sono formate nei seggi elettorali di tutto il Paese, compreso nelle regioni a maggioranza sunnita, come Mosul nel nord o Al Anbar nell’ovest, che avevano boicottato lo scrutinio nel 2005.

Dodici coalizioni e 74 partiti sono in corsa, ma solo due liste sono date per favorite: quella a forte connotazione religiosa sciita, l’Alleanza per lo Stato di diritto” di Al Maliki e l’altra assolutamente laica , il Blocco iracheno, guidata dall’ex capo del governo, Iyad Allawi.

Fcs

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