Baghdad, 25 feb. (TMNews) – E’ salito a 14 morti il bilancio
degli scontri scoppiati oggi fra polizia e manifestanti in Iraq,
dove migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città
del Paese per una “giornata della collera” contro la carenza dei
servizi sociali, la disoccupazione e la corruzione del governo.
Secondo la polizia e gli ospedali, ci sono stati cinque morti a Mosul (nord), due a Hawija, nella ricca provincia petrolifera di Kirkuk, uno a Samarra, nel centro del Paese, e uno, un giovane di 15 anni a Calar, località curda nella provincia di Diyala.
Inoltre, 124 persone, fra cui 17 poliziotti e soldati, sono
rimaste ferite in una decina di città e quattro edifici pubblici
sono stati incendiati.
A Baghdad, i manifestanti sono stati costretti a raggiungere a piedi piazza Tahrir, nel centro della capitale, a seguito del divieto alla circolazione delle auto imposto dalle autorità.
‘La rivoluzione della rabbia irachena’, ispirata alle sommosse di Tunisia ed Egitto e lanciata su Facebook, chiede “un cambiamento, la libertà e una vera democrazia”, invitando le forze di sicurezza a “proteggere” i dimostranti. Nell’appello lanciato per le manifestazioni di oggi, le associazioni hanno chiesto ai “milioni di disoccupati, agli intellettuali, ai lavoratori, ai laureati, alle vedove e agli orfani” di ritrovarsi in piazza Tahrir, a Baghdad. “Non si tratta di far cadere il governo o il regime, – si legge nel comunicato – vogliamo riforme”.
Ihr
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