Irpef 2025: aumento del prelievo fiscale e rischio per i consumi interni

Il governo dovrà monitorare attentamente l'evoluzione della situazione economica e valutare eventuali correttivi per evitare che l'aumento del prelievo fiscale comprometta la ripresa (foto d'archivio)

ROMA – Il nuovo assetto dell’Irpef, introdotto con la manovra 2025, ha portato a una maggiore progressività dell’imposta, ma anche a un incremento del prelievo fiscale, soprattutto per i lavoratori dipendenti. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, l’interazione tra inflazione e progressività dell’imposta rischia di erodere significativamente gli aumenti nominali delle retribuzioni, con possibili effetti negativi su consumi e domanda interna.

In un contesto economico già fragile, con una crescita del PIL prevista allo 0,6% per il 2025, secondo le stime di ISTAT e confermate dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, l’aumento del carico fiscale potrebbe ulteriormente indebolire la capacità di spesa delle famiglie. La riforma del cuneo fiscale e dell’Irpef, sebbene mirata a semplificare il sistema e a ridurre le disuguaglianze, sembra quindi avere effetti collaterali non trascurabili, soprattutto per il ceto medio.

Il governo dovrà monitorare attentamente l’evoluzione della situazione economica e valutare eventuali correttivi per evitare che l’aumento del prelievo fiscale comprometta la ripresa economica e il benessere delle famiglie italiane.