Chissà cosa dirà Linton Johnson III, appena metterà piede a Varese.
Da uno come lui, questo è sicuro, non è il caso di aspettarsi discorsi ingessati e frasi di circostanza. Sì perché il nuovo centro della Cimberio (arriverà oggi nella Città Giardino: domani, venerdì, il primo allenamento a Masnago) non è esattamente un tipo banale.
Cosa si può dire di uno che si presenta al pubblico di Sassari dedicandogli un sonetto in rima?
Cestista e un po’ poeta, Linton. Nel suo componimento citava, oltre ai suoi nuovi compagni, anche i tifosi della Dinamo e la Brigata Sassari (che ricambierà donandogli la tessera di socio onorario). «Mi sono innamorato della storia della Brigata guardando un documentario su History Channel» spiegherà, serafico, Linton. Ma calarsi totalmente nella realtà in cui va a vivere è una sua caratteristica. Per informazioni chiedere ad Avellino, dove ricordano il suo italiano venato da inflessioni irpine. In Campania ha trovato anche l’amore, Delia, ragazza casertana che gli ha appena dato il primo figlio: Linton Johnson IV.
Su compagni, tifosi e ambiente non ha mai fatto pesare i cinque anni di Nba, né la laurea in Finanza e Management ottenuta alla Tulane University. Chi lo conosce bene lo definisce umile, ironico, intelligente.
Spulciando sul sito della Legabasket scopriamo ad esempio che tra i passatempi preferiti del pivot, nato a Chicago il 13 giugno 1980, ci sono la lettura di libri d’infanzia e la musica classica. Adora Matt Damon e, per rimanere nel suo campo, Scottie Pippen, ma la persona che vorrebbe assolutamente conoscere è Muhammad Ali. Soprannominato Spiderman, Linton è figlio di Mary E. Moore (venuta a mancare l’anno scorso) e di Linton Johnson Jr, da cui ha ereditato non solo nome e cognome ma soprattutto la passione per la palla a spicchi.
Se in campo è determinato e dinamico, lo è altrettanto lontano dal parquet, dove, tra gli altri mille interessi, si occupa anche della linea di t-shirt Face Reality. Cuore d’oro e sempre in cerca di esperienze coinvolgenti, il nuovo centro di Varese (203 cm per 93 kg) ha preso parte anche all’iniziativa “Basketball without borders” andando in India a incontrare i bambini delle metropoli. Sui social network è molto attivo: è presente sia su Facebook che su Twitter (nelle sorse ore ha retweettato un messaggio di benvenuto da parte di un tifoso varesino).
Rimbalzi e difesa aggressiva sono le sue qualità migliori. Per il centro di Chicago sono giornate intense e memorabili. Non solo per il trasferimento a Varese, ma soprattutto per la nascita di Linton IV, venuto alla luce sabato ad Avellino. Sulla sua pagina Facebook scrive quotidianamente una parola del giorno. Quella di ieri era “papà”.
© riproduzione riservata