Killer Bees nella storia: è finale di Coppa. «Noi e i Mastini, presto una sola squadra»

Storico traguardo per la squadra trapiantata in Svizzera: non accadeva dal 2009. Il presidente: «Probabilmente affronteremo l’Ascona: noi vogliamo provarci»

Sette anni dopo, i Varese Killer Bees sono di nuovo in finale di Coppa Ticino. Un risultato prestigioso, ottenuto grazie alla vittoria per 9-3 sull’Hockey Club Nivo. I varesini trapiantati nell’hockey svizzero raggiungono così una finale storica, che mancava dal 2009.

La Coppa Ticino è una manifestazione che coinvolge tutte le squadre ticinesi che militano tra la terza e la quarta serie. Nel 2009 le api incontrarono in finale l’Ascona, perdendo solo all’ultimo rigore. Ironia della sorte, ad attendere i Killer Bees nella finale di Coppa potrebbe esserci di nuovo l’Ascona. La sfidante uscirà dalla sfida proprio tra Ascona ed Hockey Club Lodrino, squadra rivelazione di questa Coppa Ticino. In attesa dunque di conoscere l’avversaria, e con essa anche il giorno della finale, che si giocherà in campo neutro, i Killer Bees si godono un inizio di 2016 davvero positivo che li ha avvicinati sensibilmente al secondo posto, che vorrebbe dire playoff. Con noi ha parlato il presidente Matteo Cesarini, che è anche parte integrante della rosa dei Killer Bees, raccontandoci l’emozione di giocare una finale: «Dopo tanti anni, è una soddisfazione poterci rigiocare una finale di Coppa Ticino. Con ogni probabilità di fronte a noi avremo l’Ascona, che è anche la capolista del nostro girone di campionato e che non ha quasi mai perso quest’anno. Però con loro abbiamo un conto aperto dal 2009 appunto, dalla finale persa ai rigori. Solo il fatto di essere arrivati fino alla finale è un buon segno, però vogliamo assolutamente concludere il nostro lavoro con una vittoria. Con Ascona è sempre un bel derby, loro hanno un pubblico molto caldo e sono forti, senza dubbio».

Dall’altra parte, c’è anche il campionato ed una qualificazione ai play-off che ci si gioca proprio in questi giorni: «Giocheremo l’ultima di campionato contro Cramosina, una vittoria ci avvicinerebbe al secondo posto momentaneamente, perché l’Hockey Ceresio ha due partite da recuperare nei nostri confronti. Passano al turno successivo solo le prime due classificate del girone, andando ad incontrare le prime due degli altri cinque gruppi di terza lega. In questo piccolo campionato di dodici squadre, ne rimangono solo due che guadagnano l’accesso alla seconda lega. Noi abbiamo pagato un inizio di campionato non particolarmente positivo, perdendo cinque o sei punti di troppo, dovuti anche alla necessità di inserire dei nuovi giocatori nell’organico». Sul fronte interno varesino, Matteo apre a qualche novità su una possibile collaborazione con i Mastini: «Confido che si faccia presto una squadra unica. In Italia si sta parlando di far nascere una Serie A allargata con un solo straniero, anche se l’hockey italiano mi lascia sempre un po’ perplesso perché c’è un continuo cambiamento della formula, c’è una situazione talmente instabile che non ti permette di programmare il futuro. Per questo siamo in Svizzera, però l’idea di unire le forze con i Mastini c’è da sempre». I Killer Bees hanno in mano anche la gestione del Palaghiaccio, che portano avanti tra mille difficoltà: «Andiamo avanti, abbiamo dovuto fare degli interventi di emergenza sotto Natale, però siamo in contatto costante con il Comune perché è evidente che la struttura ha la necessità di essere ristrutturata. Noi abbiamo messo delle toppe di tasca nostra, però certi interventi ora non sono più rinviabili».