La Biblioteca Civica di Varese resterà aperta ogni domenica. Grazie al lavoro dei volontari dell’Associazione culturale Uni3Varese. È stata firmata la convenzione tra il Comune di Varese e l’associazione che ha fatto partire il progetto “Domenica in Biblioteca”, che sarà operativo già dal prossimo fine settimana.
«Un progetto importante che va al di là del solo volontariato ma che arricchirà di contenuti la biblioteca perché sarà animata da persone che metteranno al servizio della comunità la loro esperienza, cultura e preparazione: creando un legame tra generazioni in un importante luogo varesino» spiegano dall’amministrazione.
In sostanza, grazie al supporto dei volontari di Uni3Varese, saranno garantite le aperture nella giornata di domenica dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 dell’aula studio e consultazione.
«Voglio ringraziare di cuore i volontari e il presidente di Uni3Varese per la grandissima dimostrazione di attenzione e impegno nei confronti dei luoghi della cultura di Varese – dichiara , sindaco di Varese – L’amministrazione già dall’anno scorso aveva risposto positivamente alle richieste che arrivavano in particolare dagli studenti universitari di Varese di avere un luogo dove studiare aperto anche la domenica. Oggi grazie alla disponibilità dell’associazione e dei suoi volontari abbiamo trovato una soluzione per proseguire con questa esperienza che ha riscosso successo tra tanti giovani che hanno già usufruito di questo servizio».
I volontari dell’Uni3Varese dunque offriranno, senza spese per l’amministrazione, il loro supporto per le aperture domenicali e in cambio potranno organizzare in biblioteca attività associative legate alla lettura e promuovere iniziative culturali negli spazi di via Sacco.
«L’intento della nostra associazione è prima di tutto quello di creare un ponte tra le generazioni e il luogo della biblioteca vissuto da tanti giovani è sicuramente il posto giusto per realizzare progetti culturali che vadano in questa direzione – afferma , presidente UNI3Varese – Siamo dunque molto felici di iniziare questa sperimentazione soprattutto per quello che molti dei nostri associati potranno donare in materia di esperienza, cultura e proposte. Non sarà dunque solo un semplice impegno di presenza, seppur di grande importanza per poter realizzare una sperimentazione che va incontro a tanti giovani studenti, ma sarà anche un impegno profuso da tanti uomini e donne di cultura che con il loro operato potranno fungere da legame tra diverse generazioni».