Londra, 6 giu. (Apcom) – Il numero uno della British Petroleum, Tony Hayward, ha dichiarato stamane che “l’imbuto”, ovvero il ‘tappo’ della falla petrolifera madre della ‘marea nera’ riesce a recuperare circa 10mila barili di petrolio al giorno. E quindi, ha detto Hayward in risposta alle critiche di tutto il mondo e dello stesso presidente Obama alla compagnia, “una gran parte” del greggio che
fuoriesce dal pozzo nel Golfo del Messico. “Mentre parliamo – ha sottolineanto il numero uno della Bp- l’imbuto raccoglie circa 10.000 barili (1.600.000 litri) di petrolio al giorno”. Ieri, il comandante della guardia costiera americana, ammiraglio Thad Allen, aveva indicato in circa 950.000 litri la quantità di greggio recuperata dall’imbuto piazzato a una profondità di circa 1500 metri sotto il livello del mare.
La marea nera che fuoriesce dalla piattaforma della Bp affondata a fine aprile nel Golfo del Messico è arrivata a toccare le bianche spiagge di Pensacola. Ma da venerdì, grazie al nuovo dispositivo, sono stati raccolti circa 950.000 litri di greggio, ha detto l’ammiraglio Thad Allen, il comandante della Guardia Costiera. “L’obiettivo è quello di continuare questa operazione di recupero e aumentarla”, per cominciare dopo “a ridurre la quantità di petrolio che fuoriesce dalle valvole”, ha aggiunto.
Sul tappo ci sono quattro valvole, che non possono essere chiuse subito perchè è necessario mantenere un giusto livello di pressione. Ed è quello che i tecnici stanno cercando di fare, per aumentare poi gradualmente la quantità di petrolio raccolto.
Ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha voluto trasmettere il tradizionale messaggio radio del sabato dalla Grand Isle, l’isola di fronte alla coste della Louisiana, divenuta simbolo della catastrofe ambientale provocata dall’affondamento della piattaforma petrolifera della Bp. “Sarò al loro fianco finché non si saranno ripresi completamente”, ha promesso Obama ai pescatori della Louisiana, incontrati nel corso della sua terza visita sul luogo del disastro. “Questa gente lavora sodo” ha ricordato Obama e “fanno fronte alle loro responsabilità. Ma adesso, a causa di una catastrofe provocata dall’uomo – che non è loro colpa e che va al di là del loro controllo – la loro vita è stata stravolta”.
Est/Rcc
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