La “Camminata in rosa” solidale

Appuntamento domenica mattina alle 9 per festeggiare i 30 anni dell’associazione varesina

Una “Camminata in rosa” lungo le strade del centro storico, da corso Matteotti ai Giardini Estensi di Varese, per celebrare 30 anni di coraggio e solidarietà della sezione varesina di Andos (Associazione nazionale di donne operate al seno).

L’appuntamento è per domenica mattina alle 9 in corso Matteotti dove saranno raccolte le ultime iscrizioni prima della partenza prevista per le dieci, per concludersi in via Sacco con rinfresco finale e medaglia ricordo consegnata a tutti i partecipanti.

Il comitato varesino di Andos è nato nel 1987 quando il Professor Luigi Gatta (tuttora presidente) assieme a Lina Bardelli decidono di portare questa esperienza nata nel 1976 a Trieste nella nostra città «per aiutare le donne operate al seno a superare il trauma fisico e psicologico conseguente alla malattia». Una missione cui l’associazione lavora con costanza, tenacia, determinazione e creatività da trent’anni. Un traguardo da festeggiare con una serie di iniziative iniziate tra le quali, giovedì scorso, il concerto-tributo ai Phoo ospitato dal Teatro di piazza Repubblica. Domani sera l’associazione è invece impegnata a Ispra per un incontro di promozione della prevenzione in supporto all’ambulatorio di senologia.

La camminata in rosa di domenica invece, prima nel suo genere, ha molteplici scopi: non solo festeggiare i 30 anni di attività, ma anche dare visibilità all’associazione e raccogliere fondi (5 euro l’iscrizione alla manifestazione) che saranno interamente devoluti ai progetti sostenuti da Andos.

Negli anni i fondi raccolti da Andos tramite manifestazioni, quote associative e contributi liberali, hanno finanziato la creazione di borse di studio per tecnici di radiologia e regalato all’Asst Sette Laghi l’apparecchio per l’identificazione del linfonodo sentinella assieme a tutto l’arredamento del reparto di senologica, acquistando anche l’Unità mobile di senologia per effettuare lo Screening mammografico anche «in alcuni piccoli comuni della provincia di Varese in posizione geograficamente difficile per carenza di mezzi di trasporto».

Ma l’impegno quotidiano dell’associazione e dei suoi volontari è accanto alle donne ammalate di tumore, per «sostenerle prima, durante e dopo l’intervento avviando tutte le iniziative utili alla riabilitazione della donna operata al seno, aiutandola a riprendere il proprio percorso con consapevolezza, determinazione e serenità». Con questo obiettivo da ultimo, lo scorso anno, Andos, assieme a Caos Lilt Varese e Varese per l’Oncologia lo sportello «Un trucco per stare meglio» all’interno dell’Ospedale del Ponte. Una buona esperienza di volontariato mutuata dal reparto di oncologia del Circolo e che ha colonizzato una stanza dell’ospedale

Del Ponte dove i pazienti possono trovare e provare diversi tipi di parrucche, assistiti ed accompagnati nella scelta dai preziosi consigli di parrucchiere professioniste del settore, e volontarie in ospedale. Consapevoli di quanto l’attenzione all’immagine corporea sia fondamentale per rielaborare lo shock provocato dalla diagnosi e affrontare con maggiore serenità le terapie.