MALPENSA Ecco il comunicato di Filt Cgil in proosito:
Lo “sport” di costruire i bilanci con risorse scritte solo sulla carta si è dimostrato anche nelle vicenda Sea e Searravalle non solo rischioso, ma tanto sbagliato da stravolgere quanto in questi anni imprese e sindacati, con il consenso dell’azionista, avevano deciso nella strategia dell’impresa e nella tutela del lavoro.
Passare infatti da azionariato diffuso a ingresso di azionisti forti sin nella governance richiede che quanto deciso in Sea su modello di partecipazione, investimenti, risanamento, tutela occupazionale, trovi risposte non dopo, ma prima di qualunque asta.
Sarebbe ben strano che dopo aver detto che alla base di questa crisi c’è stata anche una distorsione finanziaria si decida che per esigenze di bilancio dell’azionista, che nessuno contesta, si crei un vuoto nelle prospettive delle società controllate.
Al sindacato non si può chiedere per anni di partecipare al risanamento dell’impresa, realizzato attraverso decine di accordi, e nel giro di pochi giorni di assistere a decisioni dettate dall’emergenza.
Se cambia la strategia si deve ridiscutere di tutto :
· a che condizioni entrano nuovi soggetti
· come e con quali patti decideranno il future delle imprese
· che fine farà il piano di investimenti
· cosa accadrà dell’integrità della società
· quale tutela è prevista per il lavoro.
m.lualdi
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