La città del muretto è un po’ lombarda

Il sindaco di Alassio fa il tifo per la Residenza “Sorriso dei Bimbi”, dimostrazione di lungimiranza da parte di Luigi Borri

Alassio-Busto Arsizio, un amore che si suggella sulla Collina San Nicola. Anche il sindaco di Alassio Enzo Canepa fa il tifo per la Residenza “Sorriso dei Bimbi” della Città di Busto Arsizio: «Un’opportunità per far conoscere a sempre più bustocchi la nostra città».
Enzo Canepa, imprenditore commerciale (è il fornaio più famoso del “budello”, pane e pasticceria e gastronomia dal 1946, tra cui il dolce tipico, i Baci di Alassio), è sindaco dal 2013, e non ha mai mancato di far sentire la propria presenza anche in via Luigi Borri,

nell’enclave bustocca sulla collina. «Subito dopo l’insediamento, ho avuto il piacere di conoscere il mio collega di allora Gigi Farioli e di visitare la Colonia – racconta Canepa – abbiamo instaurato dei rapporti importanti, con reciproche sinergie e collaborazioni. E va detto che l’estensione della ricettività della struttura, anche agli adulti e alle famiglie, agevola il rapporto tra le città, perché consente ad un maggior numero di persone di soggiornare ad Alassio». Insomma, la Città del Muretto, che con la Giunta Canepa sta rilanciando la propria immagine turistica per tornare ai fasti di un tempo (recentemente, si è candidata ad essere Città Europea dello Sport 2017), fa il tifo per il successo della Residenza “Sorriso dei Bimbi”: «Io sono molto contento perché viene gestita in maniera ottimale, e gli utenti sono soddisfatti. Dal nostro punto di vista ci sono solo positività – ammette il sindaco Enzo Canepa – quando una struttura ricettiva funziona bene, noi abbiamo solo da esserne contenti. Per molte persone che non conoscono la nostra città, o che ci sono venuti solo in toccata e fuga come molto spesso è il turismo oggi, alloggiare nell’ex Colonia è un’occasione per poter vivere la nostra città». D’altra parte, la costruzione della Colonia “Sorriso dei Bimbi” sulla collina San Nicola, negli anni ’50, suggellò e rafforzò ulteriormente un legame che faceva, e fa ancora, di Alassio una sorta di quartiere di Busto Arsizio affacciato sul mare. «Emblematico, ad esempio – fa notare il sindaco Canepa – il fatto che uno dei nostri assessori, il delegato al turismo e allo sport Simone Rossi, abbia discendenze bustocche dalla parte di madre, mentre dalla parte di padre la sua è una famiglia di alassini storici. I bustocchi ad Alassio li vediamo da sempre: hanno fatto degli ottimi investimenti, tra cui appunto un’opera mirabile come la Colonia, che è stata una dimostrazione di lungimiranza da parte del benefattore Luigi Borri». Non ci sono altre colonie sul territorio di Alassio: «Quando anche solo il termine “colonia” è diventato riduttivo – sottolinea il sindaco di Alassio – Busto con il suo patrimonio ha fatto un ottimo lavoro, investendo sulla struttura e offrendo un ottimo rapporto qualità-prezzoi».