La conta di Capodanno: 45enne morta per un proiettile vagante ad Afragola, bimbo perde un occhio a Salerno, due perdono le mani a Roma

Sono oltre 700 gli interventi dei Vigili del Fuoco nella notte di San Silvestro in tutta Italia, 101 in Emilia Romagna, 69 in Lombardia. In aumento anche i feriti per i festeggiamenti, rispetto allo scorso anno (immagine generica di repertorio)

ROMA – Il bilancio dei botti di Capodanno ogni anno rasenta l’imbarazzante conta dei danni. Questa notte sono stati ben 703 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco per spegnere i danni di incendi riconducibili ai festeggiamenti del Capodanno. Dato in crescita, rispoetto al 2023 che aveva fattp registrare 646 chiamate. Gli interventi per lo più hanno riguardato incendi di cassonetti, alcune autovetture parcheggiate in strada. Record per l’Emilia Romagna con 101 interventi di soccorso. A seguire Lazio 74, Lombardia 69, Puglia 60, Sicilia 52, Toscana 49, Veneto e Trentino Alto Adige 47, Piemonte 46, Liguria 42, Campania 38, Marche e Sardegna 25, Umbria 22, Friuli Venezia Giulia 21, Abruzzo 16, Calabria 9, Basilicata 6, Molise 1. A Salerno.

C’è pure un decesso. Si tratta di una donna di 45 anni, che era stata ricoverata all’ospedale Cardarelli di Napoli, in condizioni disperate, dopo essere stata ferita alla testa da un proiettile vagante mentre festeggiava con i parenti all’interno di un’abitazione di Afragola. A Salerno un bimbo ha perso un occhio dopo che gli è esploso un petardo in faccia, mentre due giovani a Roma hanno perso entrambe le mani.

Il bilancio dei feriti è di 49 (uno in più dello scorso anno, NdR), ma con un netto aumento dei feriti gravi. Sono due infatti i 2 casi con prognosi superiore ai quaranta giorni, per ferita d’arma da fuoco (uno lo scorso anno, NdR) e 25 i casi dovuti ai fuochi d’artificio, , con prognosi superiore ai quaranta giorni (in 10 l’anno passato, NdR). Rimangono stabili rispetto allo scorso anno i casi con prognosi inferiore o uguale ai quaranta giorni, per ferita d’arma da fuoco, in totale 10 unità, mentre sono in netto aumento i casi con prognosi inferiore o uguale ai quaranta giorni dovuti ai fuochi d’artificio, che passano dai 159 agli attuali 232 casi.