La crisi e lo spread sul palco «E la Teresa non va in vacanza»

VARESE Legnanesi versione estiva per il Festival della comicità. Domani, alle 21 (l’ingresso è libero), l’appuntamento è sotto il tendone dei Giardini Estensi di Varese con le vicende della famiglia Colombo. In scena “Patì …patem!”, la versione estiva dell’ultimo spettacolo-rivista della compagnia di Legnano, grande successo della stagione teatrale appena trascorsa.Il testo di Antonio Provasio, frutto di una rivisitazione dei testi di Felice Musazzi, propone con ironia il tema della crisi economica che si trova ad affrontare una famiglia di provincia a cui ne capitano di tutti i colori, ma che trova sempre come riderci sopra e soprattutto non perde la capacità di sognare.A raccontare lo spettacolo lo stesso Antonio Provasio, sulla scena la Teresa, pronto a conquistare per la settima volta da inizio stagione il pubblico varesino.Dalla prima sera a Cassano Magnago, erano novembre la crisi è peggiorata e oggi anche le persone comune devono ogni giorno confrontarsi con il crollo delle borse e dei mercati: è cambiato qualcosa anche nella storia?«Quello che presentiamo a Varese è un estratto dalla rivista di quest’anno. “Patì …patem!” propone le due scene più belle viste nei teatri lombardi la scorsa stagione. Da novembre a mano a mano le battute sono cambiate, come accade sempre durante il percorso di uno spettacolo ce ne sono di nuove: ci divertiamo a cambiarle inserendo qua e là nuove battute. Ci aspettiamo che il pubblico varesino si diverta con noi e noi con lui». Cosa sa la Teresa di argomenti come lo spread?Per la Teresa è la prima volta che sente questa parola, ma sente e vede la

crisi anche lei facendo parte di una famiglia di basso proletariato che fatica a tirare la fine del mese. Comunque quest’anno con Monti e lasciando Tre Monti, c’è già stato un bel risparmio: ce ne siamo risparmiati due… di Monti».La famiglia Colombo come corre ai ripari? Dove tiene i soldi?Cercando di portare i soldi in Svizzera nel cappello del Giovanni. Come tutti i poveri cristi cerca di risparmiare non andando in ferie. Insomma si soffre sperando che non siano sempre gli stessi a soffrire, che anche chi è al governo dia l’esempio e soffra insieme a noi». Come fate a starci in esterna con tutta la vostra scenografia?Abbiamo una versione estiva che utilizziamo per questo tipo di eventi. Apparecchiature e fondali diversi da quelli che usiamo sul palcoscenico del teatro: in ogni caso non mancano le ambientazioni all’aperto del cortile e quella del cimitero. Nella stagione estiva, di solito facciamo una trentina di date e ci divertiamo di più, l’ambiente è diverso e c’è più divertimento».È la prima volta dei Legnanesi al Festival della comicità: cosa pensa di questa iniziativa che porta la comicità nelle piazze di provincia?«Siamo contenti, pur non essendo varesini, ma siamo al confine con la provincia di Milano, di essere stati invitati. Ci fa piacere partecipare a un evento che sostiene la voglia di divertirsi nonostante la crisi: se non si stacca la testa è più difficile andare avanti. Una rassegna di comici per far divertire: e noi cerchiamo di far ridere con le disgrazie della povera gente, con le vicissitudini del popolino. Ben vengano queste situazione».

s.bartolini

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