VARESE (a.morl) L’hamburger non conosce la crisi. Al posto del parrucchiere Dorsi, in via Morosini 12, alla fine di ottobre, aprirà un Burger King. I titolari del negozio sono Melania Di Maio e Gigatti Stafano: «Per il lusso, in tempo di crisi, gli affari scarseggiano. Quindi meglio dedicarsi al fast food». La posizione del nuovo negozio è dall’altra parte della strada rispetto a Mc Donald’s. Il colosso americano che era stato sfidato dalla catena italiana Burghy, con amari risultati. – La catena Burghy fu, infatti, «mangiata» da Mc Donald’s -. Adesso a sfidare il “competitor” ci prova Burger King. «In realtà, essere a pochi metri dal colosso è quasi una necessità» spiega il titolare. «Tutti i Mc Donald’s hanno selezionato le migliori posizioni sulla base della clientela, quindi è naturale che un negozio simile si situi nelle immediate vicinanze». Il nuovo negozio sarà anche un’opportunità di lavoro per quattro
responsabili capoturno e per un numero ancora imprecisato di addetti alla cucina. Le assunzioni dei capoturno verranno formalizzate al più presto per dare loro il tempo di frequentare un corso di formazione. I camerieri, invece, dovranno aspettare fino all’apertura del negozio. La catena Burger King è in fase di sviluppo. Ora i fast food italiani ad avere quel marchio sono 60, ma in un paio d’anni sono destinati a diventare 150. Il loro sviluppo è anche in correlazione alla crisi economica, tanto che sta per essere lanciato sul mercato un nuovo menù, che costa 2.99 euro. Mediamente, oggi, si mangia con 4 o 5 euro. La differenza tra Burger King e Mc Donald’s? La carne, in entrambi i casi, è italiana. Cambia, invece, il metodo di cottura. Mc Donald’s usa una griglia elettrica. Burger King una griglia appoggiata sulla fiamma. E la competizione a colpi di polpetta continua…
e.marletta
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