Si parla tanto degli incendi che hanno devastato la nostra penisola ed è certo che in massima parte sono opera di piromani. Allo stesso livello metterei quei politici che non si rendono conto della ingiustizia sociale creata da provvedimenti che arrecano danni alle classi deboli della società, mentre si continuano a mantenere assurdi privilegi.Una Corte dei Conti che riesce a indagare su 300 euro spesi a Natale dal Comune di Carnago, dovrebbe anche valutare l’equità dei compensi mensili percepiti da politici e burocrati, sulle indennità di fine lavoro e sui loro vitalizi.Stupisce la facilità con cui chi ci
governa si attribuisce in modo legale, ma vergognoso, somme di denaro, depredando coloro che producono la ricchezza della nazione con una tassazione assurda.Non ci si meravigli quindi se fra i milioni di disoccupati qualcuno possa pensare di danneggiare una sede di Equitalia o di ricorrere a gesti estremi, non ultimo il suicidio.Comunque, mi permetto di invitare coloro che si riuniscono in meeting, convegni o sessioni politiche a leggersi alcuni compensi netti percepiti da presidenti regionali recentemente pubblicati e così rammentati al popolo degli esodati o dei disoccupati:Certe cifre sono come un drappo rosso sbandierato davanti a un toro.Cordiali saluti.
Domenico De Maria
Varese
Caro De Maria,
non ci si stupisca ma neppure si giustifichino azioni violente o manifestazioni di odio. In questo Paese abbiamo già conosciuto la violenza cieca di chi ha cercato di “contrastare” lo Stato al di fuori della legalità e ancora oggi ci sono famiglie che ne piangono le conseguenze.
Contesto diverso, diversa reazione, certo. Ma la memoria ci conforti nelle valutazioni. Discorso a parte meritano i suicidi, alle cui fondamenta c’è una disperazione di fronte alla quale le istituzioni (tutte, non solo lo Stato o il Fisco) non dovrebbero essere sorde o incapaci di distinguere tra malafede e crisi. I compensi? Compito dei cittadini è valutare che li onorino con un lavoro adeguato e beneficio della cittadinanza tutta.
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