La disperazione dell’ex marito «Non ho una casa, arrestatemi»

VARESE «Vi prego arrestatemi, non ho un posto dove stare. Sono disperato». La supplica rivolta da un uomo di 50 anni a degli stupefatti carabinieri risale ad alcune ore fa. L’uomo, piombato in casa della ex moglie in cerca di ricovero, ha implorato di militari di far scattare le manette. La crisi lo ha ridotto sul lastrico: non ha più una casa, non ha più un lavoro, vive praticamente in auto. E al carcere ha guardato come si guarda ad un rifugio: pronto a rinunciare alla propria libertà per avere finalmente «un letto, un bagno per i bisogni e dove lavarsi, almeno un pasto al giorno». Le manette non sono scattate, anche perché l’uomo non aveva commesso alcun reato se non una blanda violazione di domicilio che non poteva giustificare un arresto. Il fatto è avvenuto a Varese dove il malcapitato vive. Dopo la separazione, la casa di famiglia (un alloggio Aler) è stata assegnata alla ex moglie. Stando alla versione dell’uomo una casa dove lui aveva investito tempo e denaro. Una separazione complicata, a quanto pare: la moglie

in passato lo aveva denunciato per ingiurie e minacce. L’altra sera l’epilogo della vicenda; l’uomo, disperato, si è presentato a casa della ex chiedendo di essere accolto. La donna ha minacciato di chiamare i carabinieri e l’uomo l’ha implorata di farlo. Per ore ai militari intervenuti ha chiesto di essere arrestato, di essere portato in carcere dove avrebbe potuto lavarsi, mangiare e riposare. Lo stesso pm di turno Annalisa Palomba avrebbe parlato all’uomo per telefono cercando di spiegargli che, non avendo commesso reati particolari, non poteva essere portato in carcere. Per convincere il disperato a lasciare l’abitazione della ex, i militari hanno dovuto mettere le manette all’uomo che ha così creduto di avercela fatta e si è calmato. La crisi è passata qualche ora dopo. Resta la denuncia per violazione di domicilio e tanta disperazione. Al malcapitato sono stati poi forniti indirizzi di centri di accoglienza parrocchiali e laici e di associazioni di volontariato in grado di dargli una mano quanto meno per avere un ricovero dove rifugiarsi. Non è più tornato ad infastidire la ex consorte.

s.bartolini

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