La Do.Ra. sfila in centro: «Fuori da qui droga, immigrazione e gender»

Il corteo, non autorizzato, è stato intercettato dalla Digos di Varese. Una trentina i militanti presenti: «Oggi ci riprendiamo la città»

La Do.Ra. sfila in centro contro politica, immigrazione incontrollata, teoria gender e degrado.

Un corteo non autorizzato, poi intercettato dagli uomini della Digos della questura di Varese, partito da piazza Beccaria e terminato in piazza Repubblica. Una trentina circa i militanti che hanno partecipato alla manifestazione andata in scena ieri pomeriggio con il centro gremito per lo struscio. Muniti di striscioni i militanti della comunità dei Dodici Raggi hanno distribuito volantini tra i passanti: “Oggi ci riprendiamo Varese”. Questo l’incipit del volantino che riassumeva le ragioni del corteo al grido (per iscritto) di Rialziamo la testa! «Per

troppo tempo abbiamo taciuto davanti allo scempio culturale, morale e umano che invade le nostre città», si spiega nel volantino. La Do.Ra. prende quindi le distanze «dalle politiche reazionarie figlie di preti e borghesi». «Chiamiamo alla mobilitazione i cittadini, che come noi, intendono ribellarsi alle decisioni che ci vengono imposte». Quindi l’invettiva contro la politica: «I politici si sono dichiarati nemici del Popolo – recita il volantino – Prefetto e Polizia hanno il solo scopo di servire gli interessi dei potenti. Degrado, teoria gender e immigrazione incontrollata sono affilati coltelli nelle mani di chi trae profitto dal declino della civiltà». Quindi la conclusione: «Ormai non abbiamo paura di niente, per ciò che vogliamo lottiamo, noi siamo il presente». Il corteo non era autorizzato, però. Fatto che, a norma di legge, potrebbe portare conseguenze sia per gli organizzatori che per i partecipanti: l’intero percorso è quasi completamente coperto da telecamere di videosorveglianza sia pubbliche che private.