La doppia vita di un tranquillo pensionato. Nascondeva un tesoro da 5 milioni di euro

Uomo di 71 anni aveva in cantina il caveau nel quale custodiva bottiglie pregiate e oggetti d’antiquariato. L’apertura della stanza segreta avveniva grazie a un complicatissimo marchingegno. È stato denunciato

Pensionato modesto con un tesoro nascosto: nel caveau di casa nascondeva opere d’arte e liquori pregiati per un valore di quattro milioni e mezzo di euro. Il tesoro è stato scoperto dai militari della guardia di finanza di Luino al termine di un’indagine coordinata dal pubblico ministero di Varese.

Al centro dell’incredibile vicenda c’è un pensionato di 71 anni con ville e appartamenti tra Luino e Lavena Ponte Tresa. Proprietà disseminate lungo tutto il confine con la Svizzera che però l’anziano ha sempre mantenuto, come dire, sotto traccia. Un pensionato “tranquillo, normale, addirittura modesto”, così lo descrivono vicini e conoscenti. E del resto l’uomo di quel tesoro illecito non ha mai fatto pubblicità per ovvi motivi. Ostentava piuttosto un tenore di vita morigerato, certo dignitoso, ma con un immagine da piccolo borghese a caccia di piccoli piaceri come una bella passeggiata nel verde dopo una vita di lavoro.
A tradirlo sarebbe stata l’intercettazione da parte dei finanzieri di un carico con bottiglie di vino estremamente pregiate del valore complessivo di quasi 20 mila euro. Seguendo quel carico illecito bloccato al confine con la Svizzera i militari sono arrivati all’insospettabile pensionato. Il pm Palomba ha ottenuto un decreto di sequestro dopo che quel vino d’alto livello aveva lasciato una traccia sicura e i militari della Finanza di Luino hanno perquisito le sette “residenze” di questo principe in incognito. Trovando qualcosa di inimmaginabile.
Durante il blitz sono finiti sotto sequestro oltre 20mila bottiglie di whisky, vino e champagne pregiato, una zanna di mammuth in avorio, lunga un metro e mezzo, 18 reperti archeologici per un valore non stimato, 75 monete d’oro 999 carati di diversa pezzatura per un peso totale di 2 chilogrammi, 60 chilogrammi di argento, 170 lingotti in argento per un peso complessivo di 17 chilogrammi, un’auto storica FIAT 114 con cilindrata 2003 anno del 1966 nonchè copiosa documentazione contabile ed extracontabile di società riconducibili all’indagato.
Il tutto per un valore di quasi cinque milioni di euro. In una delle abitazioni-nascondiglio che il settantunenne utilizzava per custodire questa “mille e una notte” i finanzieri hanno trovato addirittura un caveau fatto appositamente realizzare dal pensionato. Una “stanza” del tesoro costruita sottoterra, con porte a scomparsa così che nessuno potesse notarle, e un sistema d’apertura degno di uno dei romanzi di Conan Doyle. Per il pensionato chic nessuna volgare tastiera per serrature di sicurezza con banale codice numerico da inserire.

No, il caveau di questo principe di provincia si apriva soltanto attraverso un gioco di luci. Bisognava accendere e spegnere schiacciando gli interruttori lampade e lampadari ad illuminare alcune stanze un una precisa quanto segretissima sequenza. Il tesoro ora è nelle mani dell’autorità giudiziaria che lo sta “mappando” in modo da accertarne la provenienza. Il pensionato è stato denunciato per riciclaggio, ricettazione, truffa, contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali, impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato e sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa sull’alcol e sulle bevande alcoliche.
Non si pensi a lui come a un eccentrico collezionista innamorato de pregiati frutti di vitigno o oggetti d’arte. Gli inquirenti sospettano che si tratti di un contrabbandiere in piena regola. Un trafficando di beni di lusso di alto livello che non a caso agiva al confine con la Svizzera, luogo privilegiato per la sua attività di import-export. L’inchiesta non è quindi terminata. Sono in corso accertamenti per ricostruire il presunto business del pensionato.