Alberto Coriele
Una delle certezze incrollabili di questa squadra. Non gioca perché è giovane, semplicemente è titolare perché è forte, ha personalità, è bravo tra i pali ed anche in uscita.
La diagonale al secondo minuto di recupero su Panatti è da manuale e permette al Varese di portare a casa il pareggio.
Il grande spauracchio era Cristofoli, lui gli mette la museruola e lo rende innocuo, come se fosse uno qualsiasi. Si muove sempre con una frazione di secondo di anticipo, non viene mai saltato, non va mai in difficoltà.
Cerca spesso di sventagliare con il mancino, soprattutto nel finale, ma quasi mai con precisione. Per il resto è ordinaria amministrazione, perché la Pro Sesto fa il solletico.
Fatica più di tutti dietro, anche perché Fall agisce spesso e volentieri nelle sue zone e lo stordisce. Si sgancia più volte in avanti, risultando impreciso al cross.
Sempre un tocco in più e un dribbling di troppo a dilapidare i movimenti dei compagni. (dal 24’ st
Entra, lotta e segna da bomber, divorando di pura fame la sponda di Scapini. Con Baiano è rinato).
Finché gioca scolastico, sbaglia poco. Di complimenti da quando è al Varese ne ha ricevuti parecchi, ma ci si aspetta ancora uno scatto in avanti in termini di personalità. É necessario dunque, e lo ripetiamo, che si tolga il grembiule da scolaretto.
Sufficiente in fase di filtro, lascia a desiderare in fase di impostazione, nonostante abbia fatto progressi rispetto ad altre partite. (dal 28’ st
Entra a mordere caviglie, a suonare la carica, a modo suo. Scalda i compagni, li rivitalizza).
Pirola gli prende solo la targa. Colpisce un palo interno che strozza in gola l’urlo dei tifosi del Franco Ossola. Nel primo tempo, è il go-to-guy dei biancorossi, che vanno da lui a cercare la superiorità numerica. (dal 40’ st
)
Sembrava sempre più vicino a tornare alla sua dimensione, però quello di ieri è un passo indietro. Un po’ indolente, un po’ ben marcato, non fa la differenza.
Cortinovis e Viganò sono pitbull difficili da allontanare dalle caviglie del bomber, che fatica anche sulle palle alte. Perniola con un miracolo gli nega l’1-0 in apertura di ripresa, poi però fondamentale sulla sponda che apre al pari di Piraccini.
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