La finanza ferma il doping. Maxi sequestro a Malpensa

Un arresto e trentuno denunce da parte delle fiamme gialle varesine. Le sostanze venivano ordinate online, soprattutto dall’Est Europa

MALPENSA – Ci sono 31 denunciati, di cui un vicentino tratto in arresto. Sequestrate 350 mila dosi di sostanze dopanti e prodotti farmaceutici per un valore di 2 milioni di euro. È questo il bilancio delle operazioni “Sport pulito” e “Blue Flight”, due importanti operazioni di servizio condotte dalle Fiamme Gialle varesine che hanno portato alla scoperta e al conseguente sequestro allo scalo di Malpensa di un ingente quantitativo di sostanze dopanti e prodotti farmaceutici pericolosi per la salute dei cittadini.

“Sport Pulito II”, fa seguito a un’analoga operazione della primavera del 2014 che aveva aperto nuovi scenari investigativi per proseguire l’azione di prevenzione e repressione del traffico internazionale di sostanze dopanti. Le tecniche di profiling adottate dai finanzieri di Malpensa, in parallelo alla consultazione di fonti aperte, hanno portato all’individuazione di un canale privilegiato utilizzato dai singoli consumatori di sostanze dopanti consistente nell’acquisto online di ingenti quantitativi di medicinali provenienti essenzialmente dai Paesi dell’Est-Europa, in particolare la Polonia. L’operazione ha condotto al sequestro di oltre 15 chili di nandrolone, confezionato in oltre 7mila fiale: nella circostanza sono stati denunciati 15 soggetti e posti sotto sequestro quasi 200mila compresse di sostanze dopanti e quasi 20mila fiale di sostanze dopanti per un totale di oltre 210 mila pezzi.

È stata poi eseguita una “consegna controllata” di una spedizione contenente 300 grammi di nandrolone, oltre 900 fiale e più di 600 compresse di sostanze dopanti nella quale i militari hanno seguito passo-passo la consegna della merce avvenuta nel comune di Calvene(provincia di Vicenza) permettendo l’identificazione del reale destinatario della spedizione (arrestato un 33enne del posto). Lo scopo dell’altra operazione di servizio, denominata “Blue Flight”, è stato quello di arginare l’illegale importazione di medicinali sprovvisti delle autorizzazioni dell’Agenzia

Italiana del Farmaco (AIFA) e la costante opera di screening delle spedizioni postali nell’area Cargo provenienti dall’estero ha permesso di far emergere il trend legato all’illegale importazione di medicinali, in violazione a quanto disciplinato dalla normativa nazionale. Sono stati denunciati 15 soggetti e sono stati sequestrati oltre 100 mila pezzi tra compresse, fiale, pomate e siringhe sprovviste di qualsiasi certificazione rilasciata dall’AIFA e, pertanto, nocive per la salute del consumatore finale.