La fine della crisi? È ancora lontana. Tutti in fila per tre posti da 300 euro

Il Comune di Gavirate offre doti lavoro per sei mesi: pioggia di candidature, ben 41. I prescelti svolgeranno compiti umili a scuola e nel sociale. Papabili dai 18 ai 35 anni

GAVIRATE – Sono italiani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, i nuovi poveri di oggi, senza un futuro lavorativo e professionale degno di questo nome, nonostante i titoli di studio conseguiti?
A vedere i risultati del bando per la dote lavoro lanciato dal Comune di Gavirate, la risposta è purtroppo, senza ombra di dubbio, affermativa.
L’amministrazione comunale gaviratese ha deciso di aderire ad un progetto di inserimento lavorativo destinato a giovani disoccupati o inoccupati del territorio,

messo in campo da Regione Lombardia; su un totale di 120 doti regionali, tre sono state assegnate al Comune di Gavirate.
Nella settimana prevista dal regolamento, ad iscriversi al bando per ottenere uno di quei tre posti sono stati ben 41 giovani residenti sul territorio. Una richiesta di quasi 14 volte superiore all’offerta, per tre doti che prevedono un rimborso di 300 euro al mese per un massimo di sei mesi, per un incarico di tirocinio socialmente utile.

A provarci sono 15 gaviratesi under 35, mentre gli altri iscritti al bando provengono da diversi paesi limitrofi, dove evidentemente le cose non vanno meglio: Angera, Osmate, Cocquio Trevisago, Caronno Varesino, Laveno Mombello, Travedona Monate, Besozzo, Ispra, Luino, Orino, Caravate, Comabbio, Leggiuno, Castello Cabiaglio e Varese.
Paesi piccolissimi, centri medi, città: la mancanza di lavoro e di prospettive professionali per i giovani accomuna le realtà più diverse della provincia di Varese.
Tra i 41 aspiranti ai tre posti provvisori da 300 euro al mese ci sono anche sette laureati, mentre i diplomati sono 32 e soltanto due candidati posseggono solo la licenza media.
Non appena i giovani disoccupati residenti nel nostro territorio hanno letto sui giornali o nelle bacheche della dote lavoro, si sono precipitati in Comune a consegnare la loro candidatura nella speranza di essere presi.
L’impegno richiesto è di 20 ore settimanali: i tirocini inizieranno l’11 gennaio e si concluderanno l’11 luglio 2016. I tre candidati che si aggiudicheranno la dote si occuperanno di servizi scolastici, e precisamente lavoreranno nelle mense dei plessi di Gavirate e Voltorre e nel trasporto alle elementari, alle medie e all’Informagiovani, oppure di servizi sociali, con consegna di pasti a domicilio, ludoteca e trasporti sociali.
Lavori utili per la comunità ma umili, e che in tempi normali non verrebbero certo assegnati a dei laureati o diplomati. «Sono numeri che fanno riflettere – commenta il sindaco di Gavirate – Tra i candidati a questi tirocini da 300 euro al mese c’è persino una persona con due lauree che in passato ha già fatto la bidella a scuola».

Il titolo di studio insomma oggi sembra non garantire più nulla, ma i giovani disoccupati varesotti non vogliono stare con le mani in mano e così si mettono in fila anche per svolgere lavori umili e temporanei, pagati, o meglio rimborsati, con 3,75 euro l’ora.
Le doti gaviratesi verranno finanziate con parte delle indennità spettanti a sindaco, assessori e consiglieri comunali. «Sappiamo che è una goccia nel mare – afferma la Alberio – ma ci sembrava doveroso farlo, come avevamo promesso in campagna elettorale, per dare una piccola opportunità ad almeno tre giovani del nostro territorio».
Difficile commentare una situazione che ha sorpreso gli stessi uffici comunali: «La fine del tunnel della crisi economica l’ha vista soltanto , temo – conclude la prima cittadina – La situazione è evidentemente seria, se per un posto temporaneo da 300 euro al mese si mettono in fila anche giovani laureati e diplomati».