La Folk night del Collettivo sogna già il bis per l’autunno

Torna la Folk Night con il Collettivo Mazzulata, la grande musica da tutto il mondo e una novità autunnale: il progetto di fondare a Varese un’associazione dedicata esclusivamente al folk e alla musica popolare. Attori dell’iniziativa, ovviamente, il Collettivo Mazzulata e Film Studio 90 che promuove anche il bing show in scena mercoledì dalle 21 nella splendida cornice dei Giardini Estensi.

La Folk Night (gemella diversa del Ratafolk Revue proposto dal Collettivo in febbraio) è giunta alla sua terza edizione: nel 2012 lo show ha portato ai Giardini Estensi 500 spettatori.

Quest’anno il record potrebbe essere infranto visto la portata dei nomi in cartellone: «In apertura il duo Gambetta- De Angeli, al secolo Filippo Gambetta, figlio d’arte, padre Beppe è infatti uno dei maggiori chitarristi folk italiani, e Claudio De Angeli – racconta Giovanni Rossi, del Collettivo Mazzulata – Che propongono un concerto improntato soprattutto su musica originale per organitto e chitarra acustica».

Con loro sul palco i Bluegrass Stuff, tra le più longeve band di Bluegrass in Europa nata nel 1977, fautori del tipico sound statunitense, considerato un ramo del country nel quale sono confluite musiche tradizionali irlandesi, scozzesi e inglesi, senza mai scordare l’eredità della cultura nera e in particolare quella legata ai bluesmen degli anni ’20.

Special guest, a finire, Conni Wolf, geniale compositrice tedesca, polistrumentista, professionalmente suona sei diversi strumenti tra fiati e pianoforte, direttrice d’orchestra, amante dell’Italia e del nostro vino rosso: «Artista indescrivibile – spiega Rossi – Scrive e suona musica proveniente dalla cultura soraba» il sorabo è una lingua slava parlata da circa 70 mila persone nella Germania occidentale.

«Contaminando questa forte identità con generi quali jazz e blues, l’esito è straordinario», aggiunge Rossi. A chiusura del concerto, ovviamente, tutti insieme sul palco, Collettivo Compreso, per un finale che porta in scena tutti i colori del mondo, o quanto meno una bella fetta di diverse espressioni culturali intese nella loro forma più alta: l’arte.

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