– Prima la gioia, poi la speranza, nel mezzo il silenzio, alla fine la delusione. E la rabbia, nei confronti di un Marc Marquez ancora una volta scudiero di Jorge Lorenzo in uno sport che però è tutto fuorché di squadra. Piazza Monte Grappa ha sofferto e tifato Valentino Rossi durante la disperata ultima gara corsa ieri a Valencia, riunendosi davanti al maxischermo allestito per Expo e sintonizzato per l’occasione sul motomondiale. Poteva essere il decimo titolo del campione di Tavullia, è arrivato il quinto in carriera del pilota spagnolo, ma Varese è stata amorevole nei confronti del dottore.Nessuno si aspettava tanta partecipazione popolare sotto la Torre Civica, eppure – già ben prima delle 14 – nei pressi della fontana hanno iniziato a formarsi i primi capannelli di persone. Alla bandiera a scacchi metà piazza risultava riempita da almeno 700 anime, tanti giovani, moltissime famiglie con bambini al seguito e innumerevoli passeggiatori domenicali catturati dall’evento e “costretti” a fermarsi
dalla curiosità: come andrà a finire?Rossi parte bene, fa un sorpasso dopo l’altro e conquista posizioni su posizioni: la piazza si infiamma e si illude, pur vivendo i primi giri quasi in religioso silenzio. Quando l’italiano arriva in quarta posizione alle spalle del trio Pedrosa-Marquez-Lorenzo c’è un boato, subito smorzato – però – dal comparire sul maxischermo dello svantaggio da recuperare rispetto al podio (14 secondi). Si fa dura, impossibile: il pubblico varesino, nel frangente davvero ammutolito, capisce che deve succedere un miracolo nelle prime posizioni per festeggiare il titolo tanto atteso. Pedrosa si fa sotto a Marquez e Varese riprende vigore per un solo attimo: colui che due domenica fa era stato protagonista del duello rusticano con Rossi (costato la sua caduta e la penalizzazione di Valentino) crea un tappo che permette a Lorenzo di vincere in scioltezza. La piazza insulta lo spagnolo e poi si ammutolisce nuovamente: la corsa è finita, la stagione pure, così il sogno.