Tra il cuore, i soldi e le legittime aspirazioni professionali c’è un abisso. A volte il primo riesce a colmare la distanza con i secondi, a volte l’impresa rimane vana. Agli atti, però, resta il tentativo, simbolo di un immateriale ancora resistente a un’esistenza sempre più declinata al suo contrario.
Domenica – in occasione di – il tenterà di convincere a rimanere a oltre la scadenza del suo , firmato a inizio ottobre e destinato a finire (in ultima ipotesi) il . Lo farà alzando migliaia di cartelli recanti la scritta “”, vergata in nero su foglio bianco, che verranno esibiti al momento della presentazione delle due squadre. Sarà un modo per significare al giocatore croato e la considerazione tecnica di un popolo, , che non poteva non accorgersi di quanto Ukic sia l’inizio e la fine dell’attuale Varese, la chiave che ha trasformato un incipit da incubo in un presente più godibile. Con il campione di Spalato ha trovato l’uomo in grado di dare linfa ai suoi dettami da coach, l’esponente che moltiplica il valore degli altri, talmente superiore al contorno (e forse alla maggior parte dei giocatori del campionato italiano) da permettere a tutti di tornare a sognare. Tante motivazioni sono valse un’idea, nella tarda mattinata di ieri. Si tratta di , , , , provenienze diverse (c’è anche chi abita molto lontano da Varese e ogni domenica macina chilometri su chilometri per vedere la propria amata) ma una passione comune: «Perché non provarci?». : ognuno ha stampato centinaia di “A4” con il nome del nuovo idolo della piazza e con l’intenzione di distribuirli al palazzetto, coprendo i rispettivi settori di appartenenza.
La trovata è stata poi pubblicizzata sul, casa virtuale del tifo varesino, accogliendo altre adesioni. Insomma: tribuna gold est, gold ovest, curva nord e galleria saranno più o meno punteggiate dall’amore per Roko e altri settori potrebbero presto seguire la stessa sorte. «Soprattutto nelle ultime partite – dice uno degli ideatori parlando di Ukic – lo abbiamo visto molto coinvolto anche fuori dal campo: dirigeva i compagni dalla panchina, ha tolto la pelle di dosso a Thompson dopo un errore, si è più volte alzato a esultare per i canestri della squadra. Magari non servirà a nulla fargli sentire il nostro amore, ma ».
La missione è difficile, confina con l’impossibilità. non è tenuto (anzi non deve proprio) a farsi scoraggiare dai dati di fatto, ma in società lo sanno tutti piuttosto bene:, per soldi e per rango attuale. «Credo che Roko, da persona intelligente e sensibile quale è, apprezzerà molto» si è limitato a commentare in serata il presidente . Non ha aggiunto altro, proprio perché al momento non c’è proprio nient’altro da aggiungere. sta esperendo tutti i tentativi del caso, senza lasciare nulla d’intentato: pronosticare la quantità di speranza è però impossibile e bisogna anche stare attenti a non illudere i tifosi con uscite (da qualsiasi fonte provengano) poco attinenti alla realtà. Resta il tentativo del popolo: bello, emozionante, coinvolgente. Da Varese.