La Lega difende la Provincia E dà l’ultimatum a Formigoni

VARESE Inizia la lotta per l’indipendenza della Provincia di Varese. E se Roberto Formigoni non la sosterrà, la Lega potrebbe far cadere la sua giunta. Un messaggio implicito, ma chiaro, quello del presidente della Provincia di Varese Dario Galli (Lega Nord), il quale senza fare “minacce”, spiega però che «se Formigoni, sull’accorpamento delle Province, decidesse di seguire tout court la linea del governo, rifiutandosi di ascoltare i territori, sarebbe una scelta impraticabile, visto che in Regione governa con noi».Patti chiari, amicizia lunga fino al 2015, insomma. Ieri mattina si è svolta la prima fase in vista degli accorpamenti previsti dal governo Monti. I diversi presidente di Provincia della Lombardia sono infatti stati ascoltati dal Consiglio della autonomie locali, presieduto da Guido Podestà(Provincia di Milano), che dovrà a sua volta formulare una proposta di accorpamento alla Regione. In quella sede, Galli ha spiegato che il miglior accorpamento per Varese è non accorparsi. «Le motivazioni che ho portato sono numerose: abbiamo quasi novecentomila abitanti, siamo la diciassettesima provincia in Italia per cittadini, la tredicesima per il Pil, di circa 28 miliardi di euro. Oltre a questo abbiamo la peculiarità, che sciaguratamente questa legge non tutela, di confinare

con uno Stato estero. Siamo una realtà economica e sociale peculiare, basti pensare al problema dei frontalieri e alla nostra imprenditoria fortemente legata alle caratteristiche del nostro territorio. Abolire Varese significa mettere a repentaglio un patrimonio umano e sociale». La decisione finale in ultima istanza non spetta nemmeno al Cal, il quale entro qualche giorno formulerà una proposta alla Regione. «Ma la maggior parte dei presidenti sono sulla stessa linea. Quello che chiediamo a Formigoni è di difendere le realtà lombarde e prendere una posizione contro il taglio delle Province».E quindi «la scelta migliore è di dire al governo che in Lombardia non c’è bisogno di nessuna accorpamento. Il rischio infatti è quello che la Regione faccia la prima della classe, quando regioni come la Campania hanno già affermato che le Province non si toccano. Di conseguenza andrà a finire, visto che mancano pochissimi mesi alla fine del governo e non ci sarà tempo per un accorpamento coatto, che noi resteremo fregati, mentre le regioni che non hanno fatto nulla avranno salve le Province».E chiude, sottolineando dell’ultima ipotesi di accorpamento con Como e Lecco: «La nostra Provincia avrebbe maggiori vantaggi se fosse un cantone svizzero».

s.bartolini

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