Varese– Le indagini al Pirellone a gamba tesa sulla campagna elettorale. «Tempistica sospetta» per Pdl e Lega, ma il segretario del Carroccio Matteo Bianchi assicura: «Il ricambio è doveroso».
Per la Lega Nord, che dopo la pulizia delle “scope” maroniane cercava di far dimenticare i diamanti di Belsito, le Red Bull e i videogiochi di Renzo Bossi e i 15mila euro di pasticceria di Cesare Bossetti non ci volevano proprio.
«Allargo le braccia – commenta il segretario provinciale Matteo Bianchi, uomo simbolo del rinnovamento maroniano – la magistratura indagherà e chi ha sbagliato pagherà, ma a questo punto forse è bene che ci sia un ancor più deciso ricambio della classe dirigente. La Lega lo farà». Bianchi è d’accordo con il segretario nazionale Matteo Salvini, che invoca la restituzione
dei soldi eventualmente spesi in modo improprio dai propri eletti: «Mi sembra il minimo, per rispetto delle persone oneste che si alzano al mattino per andare a lavorare – sottolinea – mi auguro che la Lega possa dimostrare che non ha niente a che vedere con certo malcostume però, pur non essendo io un giustizialista, certi episodi fanno riflettere».
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p.rossetti
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