La Lega fa festa per Salvini Ma a Varese è spaccatura

VARESE Il nuovo segretario nazionale della Lega Lombarda è Matteo Salvini. Uscito vittorioso con 403 voti contro i 129 dello sfidante Cesarino Monti dalla due giorni di congresso che ha impegnato il Carroccio a Bergamo. «Un sogno che si avvera» il commento a caldo del segretario cittadino di Varese Marco Pinti. Ma la provincia culla della Lega non festeggia in modo unito. Accanto all’elezione del segretario nazionale, il congresso della Lega Lombarda ha sancito infatti la prima resa dei conti interna al partito varesino. Mostrando una evidente frattura nelle file della Lega varesina. Quella tra i maroniani ortodossi della prima ora, e i “tentennanti”, coloro che, prima di gennaio, oscillavano tra cerchio magico (con una spiccata preferenza verso quest’ultimo) e il dialogo con l’ex ministro dell’Interno.Varese non si è infatti presentata compatta all’assemblea, ma con due candidati al ruolo di dirigente nazionale, il maroniano ultraortodosso Stefano Cavallin – che ha vinto con 28 voti – e il moderato Stefano Gualandris (27). Inizialmente erano in quattro: l’uscente Mario Clerici, che ha ritirato la propria candidatura a favore di Cavallin, e Marco Lecchi (zero voti), bossiano che non ha ritirato la sua candidatura. Ma stando ai “movimenti” esterni al congresso, i bossiani hanno optato per far convergere i propri voti su Gualandris. L’ala maroniana più moderata, quella del senatore Fabio Rizzi, ha finito quindi per “allearsi” con la militanza del cerchio magico nella lotta per “scippare” il membro

del direttivo nazionale che, stando ai numeri emersi dall’elezione dei delegati nazionali, sarebbe dovuto andare ai maroniani.La lotta per il direttivo è stata propedeutica in vista del congresso provinciale. Chiusa la partita di ieri, il prossimo appuntamento è per il 30 giugno e il primo luglio con il congresso federale al Forum di Assago. Ma su Varese c’è ancora una situazione in sospeso, ovvero il commissariamento della segreteria provinciale. Massimo Garavaglia, che ha presieduto l’assise di ieri, è il reggente di via Magenta. E sarebbe intenzionato a indire il congresso il prima possibile. La prima data utile, al momento ufficiale, sarebbe tra fine settembre e inizio ottobre. Ma i militanti varesini vorrebbero anticiparlo a luglio. E questa sarà la prima richiesta al neosegretario nazionale Salvini. Il quale ha subito lanciato un invito alla concordia, ma anche alla fermezza contro chi «ha sbagliato». E infatti nel suo discorso di presentazione della candidatura Salvini non ha mancato un passaggio sul caso di Renzo Bossi.«Se vado spesso in televisione è perché la Lega e Umberto Bossi meritano di essere difesi dal fango che viene loro gettato addosso. Se qualche figlio sbaglia, sbaglia e paga. Io guardo avanti al futuro del partito». Sebbene i possibili nuovi vicesegretari siano Christian Invernizzi e Fabio Rolfi, rispettivamente segretari di Bergamo e Brescia, Varese con Salvini assume maggiore influenza, grazie anche al rapporto fiduciario nato nei Giovani Padani tra lui e il varesino Pinti.

s.bartolini

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