La Lega riprende la ramazza E dà una pulita al Maroni point

VARESE Passato il mal di pancia, i militanti leghisti riprendono in mano le scope. Questa volta non per sventolarle e invocare la pulizia del partito, ma per ripulire la nuova sede del Maroni Point.Ieri sera, dopo la riunione settimanale alla sezione in piazza Podestà, i militanti varesini del Carroccio si sono dati appuntamento alla sede operativa della campagna elettorale di Roberto Maroni: due vetrine sulla via Sacco, proprio di fronte a Palazzo Estense. Armati di scope, stucco e scalpelli hanno preparato le pareti per la prima mano d’imbiancatura che sarà data questa mattina.A coordinare i lavori, con agenda delle cose da fare alla mano, è stato il segretario cittadino Marco Pinti. L’assessore al marketing territoriale Sergio Ghiringhelli e il consigliere comunale Emanuele Monti invece, hanno imbracciato scope e stucco e si sono dati da fare insieme ai

militanti.In mattinata toccherà all’imbianchino che colorerà tutto l’info point, ma la nuance scelta per le pareti è top secret. Sabato mattina alle 10:30 l’inaugurazione ufficiale alla presenza di Maroni svelerà il mistero. Intanto dalle telecamere di Mattino 5, incalzato dal giornalista Maurizio Belpietro, Maroni rassicura i suoi: «dopo l’alleanza con il Pdl, la Lega è cresciuta ancora». E poi svela: «i sondaggi ci danno in continuo aumento, siamo già intorno al 20%». E per quanto riguarda la compilazione delle liste per le elezioni politiche, che ha lasciato i barbari sognanti varesini con l’amaro in bocca, ha ribadito che lui per primo «non ha bisogno del paracadute d’oro romano. Il progetto leghista è tutto concentrato sul Pirellone e sulla creazione di una Macro Regione del Nord. Governare in Lombardia è più importante che governare a Roma». V.Fum

s.bartolini

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