La libreria del Corso riaprirà le porte, finalmente, nel centro di Varese fra la metà e la fine di marzo. Ancora pochi giorni – c’è tempo fino al 31 gennaio – per acquistare i libri all’interno del Temporary Shop aperto il 1° dicembre, un punto vendita all’interno della boutique Base Blu di piazza del Garibaldino (Piazza Podestà), in uno spazio che la titolare Flavia Broggini ha messo a disposizione Quasi finita la bella esperienza del Temporary, è tempo di bilanci e di progetti: «riapriremo la libreria di fronte alla vecchia sede, all’interno del negozio che storicamente è appartenuto alla Casa del Disco» spiega Luca Rizzardi che, al fianco di Cristina Clerici e Luisa Ulgelmo, è uno degli storici protagonisti della mitica Libreria varesina.
«L’esperienza del Temporary Shop della Libreria del Corso insieme a Pietro Macchione e Flavia di Base Blu è stata bellissima, è nata così una collaborazione che proseguirà nella nuova libreria, che sarà un mix di libri e di accessori di moda, di profumi, di oggetti preziosi e abiti, in uno spazio condiviso».
Un bell’esempio di collaborazione traversale, originale e proficua: «Questa particolare formula di collaborazione con la signora Flavia Magnoli ci è piaciuta moltissimo, è un connubio stimolante per entrambi e il riscontro è stato particolarmente positivo».
La cultura non è soltanto libri: «la cultura non è soltanto il libro, ma è tutto quello che fa parte di una ricerca, di un sapere che non dev’essere limitato ai libri, come in questo caso, ma la curiosità è essa stessa cultura».
La Libreria si chiamerà Ubik e sarà la prima con questo marchio nella città di Varese: «la nostra libreria cambia nome perché il lavorare con il franchising permette una maggiore libertà su vari aspetti».
Entusiasti i lettori che avevano tappezzato, nei mesi passati, uno dopo l’altro, le vetrine della libreria che stava chiudendo, apponendo cartelloni e colorate manifestazioni di affetto e vicinanza: «i nostri lettori ci sono affezionati e in questa breve ma importante esperienza non abbiamo perso il contatto con le persone, che ci seguono ormai da anni».
Una reazione quella varesina che ha lasciato il segno: «dopo questi sedici anni è stata una reazione davvero calorosa, una vera forza», spiega Luca. Come spiegate questo calore a Varese?
«Quello che ci contraddistingue è sempre la voglia di interagire con il libro e i nostri lettori sono quasi amici con cui bevi l’aperitivo alla chiusura».
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