La lite tra vicini finisce con il lancio di escrementi

GALLARATE La lite tra vicini finisce con un lancio di escrementi di cane sulla macchina del “nemico” prima, e davanti al giudice poi. Fu questo a far scattare la rabbia di Rosario e Caterina Ciulla, marito e moglie, e di Pietro Rizzo, il genero dei due, accusati di aggressione e lesioni in concorso. Tutto è successo nell’ottobre del 2003 a Cassano Magnago ed è stata la miccia che ha scatenato il litigio che avrebbe provocato all’uomo che li accusa, Giancarlo Guerrini, escoriazioni al volto e forti dolori a una spalla, guaribili in 28 giorni. “Gli ho intimato di pulire, a quel punto Guerrini mi ha scagliato contro scopa e paletta”. A

questo punto, però, la ricostruzione dei fatti diverge. Secondo Guerrini, vittima della presunta aggressione, marito e moglie l’avrebbero trattenuto, mentre il genero lo schiaffeggiava e strattonava. Secondo i tre imputati ad essere trattenuto a forza da Ciulla sarebbe invece stato il genero “perché non era la prima volta che Guerrini cercava di recuperare soldi sfruttando la sua malattia”. Dopo più di due ore di dibattimento il giudice Daniela Frattini ha dovuto rinviare l’udienza a marzo per poter ascoltare due vicini che avrebbero assistito ai fatti dalle finestre di casa. Il tutto prima che arrivi aprile, quando la scure della prescrizione si abbatterà sulla vicenda.

f.artina

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