La missione è reinventare il Varese senza Ferri e Vingiano

La stangata del giudice sportivo è arrivata puntale: tre giornate al difensore, due al centrocampista

Prevista e puntuale è arrivata la stangata del giudice sportivo dopo le due espulsioni di domenica nella gara con l’Inveruno: tre giornate a Michele Ferri, due ad Umberto Vingiano. Il primo, come da motivazione allegata, «a seguito di un provvedimento disciplinare (l’ammonizione di poco prima) si rivolgeva al Direttore di gara con termini offensivi ed irriguardosi. Alla notifica del provvedimento disciplinare reiterava la condotta”. Il secondo «per avere rivolto espressioni irriguardose all’indirizzo del Direttore di gara». Non proteste, dunque, insulti. Automatiche le due giornate. La notizia è che il Varese non presenterà ricorso e accetterà la decisione del Giudice Sportivo in tutti i suoi aspetti, che saranno negativi

per i biancorossi, che dovranno fare a meno di due pedine fondamentali. Perché non si opta per il ricorso? In primis perché il Varese riconosce l’errore dei giocatori e già le parole di Baiano in conferenza stampa erano state chiare in tal senso. In secondo luogo, in Serie D il ricorso ha poco senso di esistere anche perché non esiste prova tv ed il Giudice sportivo si orienta in base al referto arbitrale. Non ci sono dunque margini affinché il verdetto sia ribaltabile. Dunque ora lo scenario è semplice: per il Varese queste giornate senza Michele Ferri si trasformano in un banco di prova consistente per il futuro.

Può questa squadra, e questa difesa, fare a meno di lui? Sarà il campo a rispondere. A livello di scelte, Ferri è paradossalmente sostituibile in maniera più agevole, in quanto “vecchio”. La soluzione più naturale è quella di riproporre Luoni al centro della difesa al fianco di Viscomi, senza modificare gli equilibri sui giovani. Anche perché, se la difesa dovesse rispondere presente anche senza Ferri, potrebbe tornare d’attualità l’idea (nostra) di proporre lo stesso Ferri a metà campo, al suo rientro. In un momento delicato come questo Baiano potrebbe puntare sull’esperienza del capitano Luoni, dunque, senza rischiare Matteo Simonetto, centrale classe 1996 che però risolverebbe il problema del giovane, vista la contemporanea assenza di Vingiano.
E’ più delicato infatti il discorso relativo al sostituto di Vingiano in mediana, perché il classe 1996, chiamato a prendere il posto di Zazzi, lascia aperto un buco nel pacchetto dei fuoriquota. Un’opzione potrebbe essere il ritorno di Baiano all’amato 4-3-3, schierando Cusinato (97) al fianco di Gazo e Bottone in mediana, per irrobustire un reparto che ultimamente, con lo schieramento a due, sta faticando. In alternativa a Cusinato, potrebbe giungere il momento del nuovo acquisto Benucci (98), di cui i dirigenti dicono un gran bene ma che in due convocazioni ancora non ha visto il campo. La terza opzione, remota, potrebbe essere la riproposizione del 4-4-2, con Gazo e Bottone centrali, e Lorenzo Lercara schierato come esterno d’attacco.