– Moneta complementare, ora a Busto Arsizio è realtà. Da ieri il Circuito Linx ha la sua sede ai Molini Marzoli, nell’ex Urp: nel primo anno di attività, il circuito della moneta complementare lombarda ha associato circa 300 soggetti, per un controvalore di oltre un milione e mezzo di euro di transazioni. «Ricchezza che il “mondo euro” non avrebbe generato o messo in gioco – fa notare, responsabile del progetto per la società Circuito Lombardia – anche a Busto, quando nei prossimi mesi daremo corpo a questo progetto, muoveremo economia». Perché da ieri, come annuncia il sindaco , «Linx è a tutti gli effetti insediata a Busto, come punto di riferimento del territorio tra Altomilanese e Basso Varesotto». Oggi in centro, tra i gazebo elettorali e quelli dei mercatini di Coldiretti, ci sarà anche uno stand del Circuito Linx, che ha già una decina di associati in provincia di Varese ma che conta di fare breccia tra i piccoli imprenditori del Bustese, per offrire un’alternativa alla stagnazione. «Non è vero che l’economia è ferma, mancano gli strumenti per rimetterla in moto» spiega Molteni. E il Linx è l’alternativa che fa al caso,
sul modello del Sardex, la moneta complementare sarda che qualche mese fa è stata celebrata sul Financial Times. Come funziona lo spiega con un esempio , uno dei primi associati in provincia: «Mettiamo una pizzeria, che deve eseguire lavori edili per 20mila euro. Invece di chiedere un prestito in banca per pagare le imprese, con gli interessi che farebbero salire il conto a 25-26mila euro, paga una parte del lavoro in Linx, che incassa dai dipendenti delle imprese del territorio che fanno lì la pausa pranzo». Così l’invenduto di magazzino e la capacità produttiva inespressa possono tornare in gioco, aggirando la crisi di liquidità, come in una sorta di “cambio merce” fatto in rete. «Il Linx è l’elemento che unisce le Pmi, la libertà, la solidarietà e la capacità di generare valore» sintetizza il sindaco Farioli. Alla rete ha aderito anche la società partecipata Agesp, per la quale il circuito «è un’occasione di sviluppo». «In nessun altro luogo abbiamo trovato questa lungimiranza» ammette amministratore delegato di Circuito Lombardia, società privata che, senza godere di alcun finanziamento pubblico, è stata ammessa da Regione Lombardia alla sperimentazione dei “circuiti di compensazione multilaterale e complementare».