La nostra politica non sa che farsene della “morale”

Quella del Ministro Cancellerie è veramente una brutta vicenda. In un paese civile, alla richiesta dei familiari della incarcerata, di intervenire a suo favore, avrebbe dovuto replicare di non poterlo assolutamente fare, stante il ruolo istituzione ricoperto. Insostenibile, invece, la giustificazione addotta, di avere agito per ragioni umanitarie, perché il regime di detenzione preventiva sarebbe stato incompatibile con la stato di salute delle

detenuta. Nella fattispecie, l’indagata, che ha ampie risorse economiche, tali da permetterle la migliore tutela giuridica possibile, avrebbe potuto percorrere tutte le consentite “vie” giudiziarie. In un paese civile, il Ministro, stante le censure a lei rivolte, non avrebbe dovuto nemmeno difendersi, ma immediatamente dimettersi. Come di sovente, quando si tratta di questioni morali, la politica offre il peggio di sè.

Sergio Vergottini

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