La Openjobmetis mostra segnali di crescita, ma la Reyer Venezia la punisce nel finale

Quarto ko di fila per l’Openjobmetis: Iroegbu debutta bene, ma la squadra manca ancora di continuità. Martedì arriva la Virtus Bologna

VENEZIA – L’Openjobmetis torna da Venezia con zero punti ma con qualche certezza in più. Al Taliercio finisce con un’altra sconfitta – la quarta consecutiva – per la squadra di Ioannis Kastritis, che però stavolta resta pienamente dentro la partita fino agli ultimi minuti, cedendo soltanto nel rush finale alla Reyer.
Una prestazione più solida, con una struttura tecnica che comincia a prendere forma grazie all’esordio di Ike Iroegbu: energia, penetrazioni, punti e leadership in cabina di regia. Non basta però a colmare gli sbalzi di rendimento di una squadra che alterna ottime sequenze difensive a lacune offensive pesanti, specie nei momenti chiave.

Nell’ultima frazione Varese rientra fino al -2, sospinta dalle triple e dalla ritrovata verve di Moody, bravo a caricarsi l’attacco quando Librizzi – debilitato dall’influenza – stringe i denti ma non è al meglio. Poi una serie di errori, qualche scelta affrettata e la maggiore lucidità veneziana riportano la partita sui binari orogranata.

Le sensazioni, però, sono diverse rispetto alle cadute con Milano, Reggio Emilia e Trento: la squadra ora ha un’identità più chiara, inizia a vedere i frutti del nuovo assetto con Renfro stabilmente da centro e Nkamhoua da “4”. Serve continuità, serve ridurre gli up&down e serve tempo: ma il campionato non aspetta, e martedì a Masnago arriva la Virtus Bologna.

La partita

Varese parte bene, trova ritmo dall’arco e va subito avanti trascinata dalle iniziative di Moore. Quando la percentuale da fuori cala, Venezia risale sfruttando rimbalzi offensivi e transizione, confezionando un pesante break tra la fine del primo periodo e l’avvio del secondo.
Iroegbu cambia l’inerzia: penetra, crea, segna e riporta i biancorossi fino al -3. Qualche forzatura nel finale di tempo costa però un nuovo allungo Reyer.

Ripartenza con un’altra fiammata varesina guidata da Moody, ma appena il ritmo offensivo rallenta Venezia ritrova fiducia e ricostruisce il margine, trainata da Cole e Bowman vicino a canestro. Varese non molla, torna ancora a contatto con Alviti e Iroegbu dall’arco, ma nel momento decisivo mancano precisione e freddezza: le ultime due occasioni per il sorpasso svaniscono e l’Umana chiude i conti.

La prossima

Si torna subito in campo: martedì 4 novembre alle 20 Masnago accoglierà la Virtus Bologna. Servirà un altro passo avanti, perché contro una corazzata europea non basterà giocare bene “a tratti”. La strada sembra quella giusta, ma è il momento di trasformare segnali incoraggianti in punti veri.

Il tabellino

Umana Venezia-Openjobmetis Varese 86-75 (25-23; 46-39; 65-57)
VENEZIA: Tessitori 9 (3-8), Cole 10 (2-4, 1-3), Horton 4 (2-7), Lever (0-1), De Nicolao, Candi 10 (1-1, 2-3), Bowman 14 (5-5-6, 1-3),Wheatle, Nikolic 16 (7-9, 0-1), Parks 12 (3-6, 0-2), Wiltjer 8 (0-2, 2-5), Valentine 4 (2-2, 0-2). All. Neven Spahija.
VARESE: Alviti 11 (3-9 da 3), Moore 11 (1-4, 3-5), Villa ne, Assui (0-2 da 3), Nkamhoua 15 (4-8, 2-6), Iroegbu 19 (1-3, 3-8), Librizzi (0-1, 0-1), Ladurner 2 (1-1), Moody 11 (1-2, 3-8), Freeman (0-1, 0-1). All. Ioannis Kastritis.
Arbitri: Valzani, Bettini, Marziali.
Note – Tiri liberi: Venezia 18/23, Varese 13/16. Rimbalzi: Venezia 46 (Parks 8), Varese 31 (Nkamhoua 8). Totali al tiro: Venezia 25/45 da 2, 6/22 da 3; Varese 10/24 da 2, 14/39 da 3. Assist: Venezia 18 (Cole 5), Varese 17 (Moore, Iroegbu 4). Valutazione: Venezia 105, Varese 81. Spettatori 3200 circa.