VARESE – Questa volta il copione non si ripete. Dopo un avvio grigio e una prima metà di gara che sembrava ricalcare le difficoltà già viste con Udine, Varese cambia volto negli spogliatoi e torna in campo trasformata. Difesa più aggressiva, idee chiare in attacco, meno errori gratuiti e mano più calda dall’arco: così nasce il netto 84-69 rifilato a Trieste, frutto di una ripresa vinta 52-32 e di un crescendo che ha acceso Masnago.
Il punto di svolta porta un nome su tutti: Taze Moore. L’americano, reduce da una settimana delicata, si prende la responsabilità di suonare la carica e trascina la squadra con energia, presenza difensiva e canestri pesanti. Dietro di lui si accende l’intero gruppo: Iroegbu cresce alla distanza mettendo insieme punti e 9 assist, Nkamhoua ritrova fiducia dopo un inizio difficile, Librizzi migliora nelle scelte e Assui si distingue per continuità e lavoro sporco. Importante anche l’apporto di Stewart, lucido ed efficace su entrambe le metà campo.
Trieste, al contrario, si complica la vita da sola con ben 22 palle perse e una serata storta per il suo nucleo straniero, incapace di incidere quando la partita si fa dura. Un limite che Varese sfrutta senza esitazioni, pur dovendo ricordare quanto un approccio come quello del primo quarto – appena 13 punti segnati – contro avversari più continui sarebbe potuto costare caro.
La serata si apre con un omaggio alla storia: le leggende biancorosse ricevono il riconoscimento per gli 80 anni del club davanti al pubblico delle grandi occasioni. Poi la sfida entra nel vivo. I primi due quarti vivono di molti errori, ritmo spezzato e sensazione di occasione sprecata per una Varese che non riesce a capitalizzare sulle difficoltà degli ospiti, chiudendo sotto 32-37.
Il cambio di rotta arriva nel terzo periodo: la Openjobmetis alza la pressione, trova equilibrio tra penetrazioni e tiro da tre, ribalta il punteggio e scappa via, spinta dai canestri di Moore, dalle triple di Iroegbu e Nkamhoua e dalle giocate di Stewart. Trieste non regge l’urto, perde fiducia e cede campo.
Nel finale i giuliani provano a rientrare, ma Varese controlla, allunga di nuovo e chiude tra gli applausi delle 4.400 persone presenti. Vittoria importante per morale e classifica, anche se la corsa salvezza resta apertissima. Ora breve pausa natalizia, poi subito un altro banco di prova: la trasferta a Trapani, in un contesto tutt’altro che semplice.
Per il momento, però, a Masnago può scendere il sipario su una serata che sa di riscatto. Buon Natale, con due punti pesanti sotto l’albero.
Il tabellino
OPENJOBMETIS VARESE – PALL. TRIESTE 84-69
(13-11. 32-37; 60-48)
VARESE: Iroegbu 17 (3-8, 3-6), Moore 17 (4-8, 3-8), Alviti 3 (1-6 da 3), Nkamhoua 17 (7-10, 1-3), Renfro 5 (2-3); Stewart 14 (3-4, 2-4), Assui (0-3 da 3), Librizzi 11 (1-1, 3-7), Ladurner, Freeman. Ne: Villa, Bergamin. All. Kastritis.
TRIESTE: Ross 15 (4-5, 1-2), Brown 12 (3-4, 2-7), Ramsey 8 (4-8, 0-5), Brooks (0-2), Uthoff 7 (2-2, 1-3); Toscano-Anderson 7 (2-4, 1-3), Deangeli, Ruzzier 5 (1-1, 1-3), Candussi 4 (2-3, 0-1), Moretti 11 (1-3, 2-4). Ne: Cinquepalmi, Iannuzzi. All. Gonzalez.
ARBITRI: Sahin, Bettini, Nicolini.
NOTE. Da 2: V 19-34, T 19-32. Da 3: V 14-37, T 8-28. Tl: V 4-9, T 7-8. Rimbalzi: V 37 (12 off., Moore 9), T 36 (7 off., Brooks 8). Assist: V 21 (Iroegbu 9), T 17 (Brown 4). Perse: V 17 (Stewart 4), T 22 (Toscano-Anderson, Ross 4). Recuperate: V 14 (Nkamhoua 4), T 8 (Ross 3). Usc. 5 falli: nessuno. Spettatori: 4.407.













