La Pallacanestro Varese scende in campo contro il bullismo: tre incontri coi ragazzi delle giovanili

La società biancorossa tramite VaRes presenta un nuovo progetto in collaborazione con Anemos Lombardia, associazione che opera su tutto il territorio locale e nazionale occupandosi di prevenzione e contrasto a fenomeni di violenza e disagio sociale

VARESE – Il bullismo, con il cyberbullismo, sono le principali cause di disagio, depressione e atti di autolesionismo che, purtroppo, a volte portano al suicidio tra i preadolescenti e gli adolescenti che ne sono vittime.

È fondamentale contrastare questi fenomeni, conducendo i bambini e i ragazzi attraverso un percorso che li faccia riflettere sull’importanza di riconoscere e rispettare le proprie emozioni e quelle degli altri. Non c’è strada migliore dello “sport, perché riesce a valorizzare le diversità ea dare valore al confronto.

Quando la competizione è percepita come confronto positivo con se stessi e con gli altri, diventa un potente strumento per educare. Pallacanestro Varese, tramite VaRes, presenta un nuovo progetto in collaborazione con ANEMOS Lombardia, associazione che opera su tutto il territorio locale e nazionale occupandosi di prevenzione e contrasto a fenomeni del bullismo, cyberbullismo e violenza di genere, oltre che di disagio sociale, organizzando corsi formativi ed informativi rivolti agli studenti del territorio avvalendosi di figure professionali quali avvocati, psicologi e forze dell’ordine.

Il progetto prevedrà 3 incontri, uno al mese, al palazzetto con i componenti delle squadre Under 13, Under 14, Under 15, Under 17 ed Under19. Sarà cosi articolato: il primo incontro: lezione con i volontari dell’associazione e gli psicologi dell’età evolutiva; il secondo incontro: lezione con legale (per capire le responsabilità di chi fa mobbing e gli strumenti per difendersi); il terzo incontro: testimonianza di rappresentanti della Polizia Postale (unità speciale italiana autorizzata che si occupa dei reati di cyberbullismo). L’obiettivo è portare i nostri giovani atleti al riconoscimento delle proprie ed altrui emozioni al fine di instaurare relazioni positive. Il progetto si concluderà a giugno con evento finale.