La Pasqua ortodossa in provincia di Varese: un tuffo nei riti e tradizioni di diverse comunità

Uniti nella diversità: le celebrazioni pasquali delle comunità ortodosse in provincia di Varese.

Domenica 5 maggio è un giorno di festa per milioni di persone nel mondo: cade infatti la Pasqua ortodossa per diverse comunità radicate in territori che vanno dal Circolo Polare Artico fino al Corno d’Africa, passando per i Balcani e il Medio Oriente. Anche in provincia di Varese questa celebrazione assume un significato speciale, unendo genti provenienti da diverse parti del mondo: rumeni, russi, ucraini, balcanici e africani copti d’Egitto e del Corno d’Africa.

Le diverse chiese ortodosse, sebbene distinte, si uniscono nella celebrazione della Pasqua, con riti e tradizioni che attraversano confini culturali e nazionali. In alcuni casi, queste comunità hanno costruito nuovi luoghi di culto, mentre in altri casi utilizzano spazi concessi dalla chiesa cattolica o venduti da enti pubblici.

La chiesetta di via Milazzo a Casbeno è il luogo di ritrovo per i fedeli del Patriarcato di Mosca, mentre la chiesa di San Cipriano e Santa Giustina in viale Europa a Varese è un punto di riferimento per i rumeni della zona. Anche Verbania ospita una comunità rumena presso la parrocchia di San Luca Evangelista, mentre gli ucraini greco-bizantini celebrano presso la chiesa greco bizantina di Varese e Gallarate.

Oltre alla dimensione religiosa, la Pasqua ortodossa è anche un momento di festa e tradizione, con rituali che coinvolgono l’intera comunità. Dalla benedizione del pane e dei cestini di Pasqua alla condivisione di dolci tradizionali come il kulìč e la paska, le celebrazioni sono intrise di simbolismo e significato spirituale.

Nonostante le diverse origini e tradizioni, la Pasqua ortodossa unisce queste comunità nella condivisione di valori e nella celebrazione di una delle festività più importanti dell’anno liturgico.