«La Pergolettese è un’occasione»

Giovanni Zaro fissa l’obiettivo dei Tigrotti: «Il campionato è lungo, ma una vittoria lo riaprirebbe»

Giovanni Zaro è l’elemento in più nella Pro Patria di quest’anno. Titolare all’esordio con la Virtus Bergamo e in rete nel rocambolesco pareggio, poi lontano dall’11 titolare fino al cambio di modulo che ha portato le quattro vittorie consecutive.


Anche io ero abbastanza soddisfatto di quanto ero riuscito a dare in campo quel giorno, avevo anche fatto gol. Ma va bene così: stare in panchina fa parte del gioco del calcio, sapevo che la mia occasione sarebbe arrivata e che dovevo solo aspettare il mio momento ed essere bravo nello sfruttarlo. Fortunatamente credo di esserci riuscito.


Posso giocare anche a 4.

A 4 mi trovo bene, a 3 ancora meglio perché sono un difensore a cui piace giocare la palla. Abbiamo un reparto molto tecnico sotto questo punto di vista, ci piace prendere in mano il pallino del gioco e impostare le azioni sin dalla difesa, le cose stanno andando bene.

Il cambiamento di modulo era necessario per svoltare, dovevamo rimetterci in carreggiata, venivamo da un periodo negativo, c’era davvero bisogno di un cambiamento, i risultati si sono visti.


Che è un tecnico carismatico, determinato, convinto del lavoro che viene fatto durante la settimana ma che l’aspetto che lo rende ancora più particolare è quello emotivo. Ho ben impresse le immagini della sua strigliata negli spogliatoi dopo il primo tempo giocato con la Grumellese, non potevamo permetterci di giocare così e il suo discorso all’intervallo è stato un vero e proprio punto di svolta quel giorno.


Giustamente. Sono convinto che la frustrazione che è venuta fuori da parte dei tifosi dopo le prime giornate sia qualcosa che si portano dietro dalle annate precedenti; l’anno scorso potevamo retrocedere a testa alta e non in maniera ridicola come abbiamo fatto. Mettiamo insieme tutto ed è comprensibile vedere certi sfoghi quando perdi.


Stiamo preparando la partita con molta attenzione, non ci stiamo sedendo su quanto di buono abbiamo fatto nelle ultime quattro giornate, siamo ancora più carichi a livello agonistico perché sappiamo che con una vittoria riapriremmo il campionato. È vero che è ancora molto lungo e tutto da giocare, ma non vogliamo lasciarci sfuggire questa occasione.


A me far la punta piace, più volte è successo che quando stiamo perdendo mi mettono da centravanti in area avversaria cercando di sfruttare il fisico. Però posso giocare anche a 4 in difesa…


Siamo una grande famiglia e penso che sia bello avere dei momenti in cui si è un po’ più leggeri. Io certe volte sono un po’ troppo sereno e per questo pecco di concentrazione, è un aspetto su cui lavoro, ma mi piace molto stare coi miei compagni.

In realtà non ne ho ancora fatti, ma ci sto lavorando. Visto il momento difficile che abbiamo passato non era il caso, ora però che le cose vanno meglio…