La poltrona di Clerici traballa ancora

Dopo l’affondo dell’assessore forzista, che ha definito gli esponenti Anpi “morti viventi”, è polemica. Il democratico Mirabelli: «Il sindaco ritiri le deleghe». Maggioranza tiepida: «Bravo, ma stia attento»

– Continua a far discutere il comportamento dell’assessore forzista
che ha etichettato le persone che, nella giornata di sabato, hanno manifestato contro la profanazione del Sacrario di San Martino, come «morti viventi».
L’opposizione lo condanna duramente. Ma neppure la maggioranza – che pur non arriva a chiederne il ritiro delle deleghe – erge barricate per salvarlo.
«Stiamo parlando di un assessore bravo dal punto di vista amministrativo, ma che dal punto di vista istituzionale dovrebbe contenere le sue esternazioni – afferma , azzurro del gruppo “Liberi per Varese” – Io gli ho già detto di non continuare con queste esternazioni, che non fanno bene a nessuno, né alla città, né alla maggioranza».

«Le persone che ricoprono cariche pubbliche dovrebbero stare attente a fare affermazioni, perché rappresentano lo Stato e il rispetto è alla base della democrazia – dice (centrista di “Liberi per Varese”) – Clerici sta facendo abbastanza bene il suo lavoro, sono queste esternazioni che creano polemica sulla sua attività amministrativa. Se facesse meno affermazioni, di lui parlerebbero i fatti. Se ritirargli o meno le deleghe è un problema che si deve porre il sindaco».
Per quanto riguarda la Lega,

, segretario cittadino del partito, commenta così l’accaduto: «Nel 2014 presidiare ancora il fronte della guerra civile è assurdo. Noi onoriamo la Resistenza resistendo oggi al fascismo finanziario, alla tirannia dell’Unione Europea, alle ingiustizie chi vuole tutti più poveri e senza diritti».
Un’affermazione, quella del segretario, che fa sponda all’assessore Clerici, che ieri in un comunicato ha motivato così le sue esternazioni: «Dovremmo combattere tutti insieme, seppellendo per sempre l’ascia di una guerra civile lontanissima ormai».
«Il vero nemico è quello invisibile, quello che qualcuno chiama Nuovo Ordine Mondiale, quello che spesso assume il nome di “Mario” e che ci vuole ridurre in schiavitù, come un paese balneare qualsiasi dove trascorrere le vacanze estive. È la finanza internazionale che va combattuta, insieme alla cecità dell’Unione Europea».

Alla domanda diretta: «L’assessore dovrebbe dimettersi a fronte delle sue dichiarazioni, oppure no?», Pinti risponde: «L’assessore tuteli l’ambiente e copra le buche nelle strade», che suona come un: continui a fare il suo lavoro a testa bassa. , capogruppo del Pd, critica duramente l’assessore: «Forse bisogna ricordare al solito Clerici che la manifestazione è stata organizzata per dare una risposta all’infame profanazione del sacrario del Monte San Martino avvenuta qualche tempo fa ad opera di alcuni nostalgici del nazifascismo».
«È già abbastanza grave che, in consiglio comunale, il sindaco non abbia pronunciato una sola parola di condanna di tale atto che, se non fosse stato per il Pd, sarebbe passato nel silenzio e nell’indifferenza generale. Ma è ancora più grave che un assessore che, nella sua veste istituzionale rappresenta tutta la città di Varese, non esiti, idealmente, a schierarsi a fianco dei “camerati” che hanno profanato il sacrario, insultando chi non la pensa come lui».
Fino a concludere: «Non è il caso che, dopo questa ennesima prova di inadeguatezza, il sindaco Fontana ritiri a Clerici la delega di assessore?».