La rivoluzione dello Zamberletti «Esporteremo il Made in Varese»

VARESE La primavera porterà ai varesini un gelato mai assaggiato e una piccola rivoluzione nelle pasticcerie più frequentate della città, le Zamberletti di corso Matteotti e via Manzoni. Artefice della “nouvelle vague” del gusto Edoardo Bulgheroni, che assieme al socio Alberto Zocchi, gestisce 43 negozi con il marchio Lindt «dal Brennero a Catania e da Palmanova ad Asti», come spiega sorridendo, e ha rilevato l’attività dello zio Giorgio Zamberletti, a sua volta “figlio d’arte”, perché fu suo padre Antonio, detto Carlo, ad avviare l’attività di famiglia.

Edoardo, figlio di Toto Bulgheroni, appassionato di purosangue e titolare della scuderia Quadrante Rosso (il campioncino in scuderia è il promettente puledro Dream of Desert) è un imprenditore giovane e dinamico e vuole dare un’impronta nuova ai due caffè storici varesini. «Il nostro cuore pulsante rimarrà il laboratorio di pasticceria di via Como, ed è lì che daremo vita alla produzione del nostro gelato, già commercializzato in Francia e Svizzera. Replicheremo tutti i gusti del cioccolato Lindt, al sale o al peperoncino per esempio, e ne uniremo di nuovi, alla frutta e forse, chissà, anche al Dolce Varese, nostra invenzione e specialità», dice Bulgheroni.

Memore degli insegnamenti del maestro gelatiere Giorgio Alquati, scomparso lo scorso anno (c’è anche l’intenzione di aprire una scuola del gelato a lui intitolata), Edoardo e Alberto pensano a una catena di gelaterie sul modello della torinese Grom, con il “made in Varese” esportato magari a Parigi, Londra o New York.

<+tondo>«Il gelato in negozio l’abbiamo sempre avuto, con specialità come la “bomba alla menta e caramello”, ma ora si tratta di svecchiare il prodotto, e rivedere anche l’immagine delle nostre pasticcerie. Per fare ciò abbiamo incaricato tre agenzie, il marchio Zamberletti è sempre stato un riferimento per le scuole di pasticceria, legato a innovazioni dello stile (nel ’54 nel caffè di corso Matteotti c’erano camerieri in smoking) e del gusto, ora lo vogliamo rilanciarlo con qualche piacevole sorpresa. Ci piacerebbe che i varesini crescessero con qualcuno dei nostri nuovi sapori in bocca».

I varesini non si preoccupino, la pasticceria tradizionale, con specialità quasi leggendarie come il panettone, la veneziana, i Bosini al rhum, la torta Bella Elena con pere e cioccolato, i cannoncini, non mancheranno mai, ma Bulgheroni e il suo staff (con i maestri pasticceri Ermanno Martinoli, in “Zamberletti” da 43 anni, e Massimo Zanzi) vogliono contaminarla un poco con nuovi gusti.

«Intendiamo rilanciare anche il salato, con nuove proposte per il mezzogiorno e naturalmente anche il catering di alta qualità per feste e cerimonie, come nella nostra tradizione. Anche per il negozio di via Manzoni, aperto nel 1974 e ristrutturato nel 2005, abbiamo in mente alcune migliorie architettoniche, per aumentarne l’illuminazione e inserire adeguatamente il reparto gelateria, operativo già da marzo. Poi mi piacerebbe incorniciare ed esporre una trentina di “carte Varese” del nostro archivio, con cui negli anni abbiamo avvolto il dolce, il segnale forte per una tradizione che continua».
Mario Chiodetti

b.melazzini

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